Ladro viene scoperto e tenta la fuga. Rintracciato e arrestato.

La scorsa notte, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Marsala, sotto la guida del Mar.”A”.s.UPS Antonio Pipitone, hanno tratto in arresto, a seguito di un pericoloso inseguimento, Fabrizio Casano, 26enne marsalese residente a Petrosino, con svariati precedenti di polizia per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti.
Verso mezzanotte, infatti, il Casano aveva tentato di introdursi in un esercizio commerciale di c.da Terrenove Bambina, provando a sfondare l’ingresso dell’attività facendo retromarcia con un’autovettura. Il goffo tentativo richiamava subito l’attenzione del proprietario, che abitando sopra il negozio, veniva dapprima svegliato e poi spaventato da due forti rumori provocati dall’urto del veicolo contro la saracinesca.
Vistosi ormai scoperto, pertanto, il Casano si dava immediatamente alla fuga, mentre il proprietario del negozio richiedeva l’intervento delle forze dell’ordine. Diramate le ricerche, allora, le pattuglie della Radiomobile di Marsala e della Stazione di Petrosino si dividevano i settori di competenza tenendo in considerazione le probabili vie di fuga. Passati pochi minuti, infatti, la gazzella della Radiomobile incrociava il Casano e, riconoscendo l’autovettura, gli intimava di fermarsi. Il soggetto, però, vistosi ormai alle strette, anziché arrestare la propria marcia, urtava la macchina dei Carabinieri ed improvvisava una fuga in direzione di contrada Scacciaiazzo, per la via Castelvetrano. Dopo un paio di kilometri di inseguimento, complice l’asfalto bagnato a causa della pioggia battente e la folle velocità sostenuta, il Casano perdeva autonomamente il controllo dell’autovettura, finendo in testacoda più volte e terminando la propria corsa andando ad impattare contro il terrapieno posto a bordo strada.
I militari dell’Arma, che erano subito dietro di lui, quindi allertavano immediatamente l’ambulanza del 118, che trasportava il Casano all’ospedale “Paolo Borsellino”. Qui, all’esito di tutti gli accertamenti, veniva dimesso con 10 giorni di prognosi per le contusioni ed escoriazioni patite, nonché gli veniva riscontrato un tasso alcolemico nel sangue di 3.2 g/l, di molto superiore al massimo stabilito per legge.
I Carabinieri nel contempo ricostruivano la dinamica completa dei fatti, all’esito della quale il Casano veniva arrestato in flagranza di reato per i reati di resistenza a P.U., ricettazione dell’automobile utilizzata, che è risultata essere rubata, danneggiamento aggravato e guida in stato di ebbrezza, con conseguente ritiro della patente.
Espletate le formalità di rito nei locali di Villa Araba, il malvivente veniva ristretto ai domiciliari presso la propria abitazione di Petrosino in attesa del rito direttissimo.
All’esito dello stesso, il Tribunale di Marsala convalidava l’arresto operato dai militari dell’Arma e condannava il Casano ad 1 anno e 3 mesi di reclusione con ammenda di 300 €, con pena sospesa.
Il Casano non è nuovo a fatti di tal genere: infatti a fine gennaio del 2013 era già stato tratto in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Marsala, con la collaborazione dei militari della Stazione di Petrosino, per il reato di rapina impropria.
Anche in quella circostanza, dopo una segnalazione giunta al 112, la gazzella dell’Aliquota Radiomobile veniva inviata nel centro di Petrosino per dei rumori sospetti, che facevano presumere un furto in atto. L’equipaggio, giunto sul posto, sorprendeva il malvivente nel tentativo di scardinare una grata in ferro, al fine di introdursi in un locale commerciale: utilizzando dei mezzi di effrazione, però, aveva fatto troppo rumore e di fatto aveva guidato i Carabinieri verso il luogo dove stava commettendo il reato.
I militari, pertanto, gli intimavano di fermare la propria azione delittuosa, qualificandosi come carabinieri; ma quest’ultimo, vistosi scoperto, non si consegnava ai due militari ed essendo l’unica via d’uscita preclusa dagli operanti si scagliava violentemente contro di loro. Prima lanciava un corpo contundente, che solo per la prontezza di reazione non attingeva i militari che riuscivano a scansarlo, successivamente riprovava ad aggredirli con un martello. In queste fasi concitate ed incalzanti, temendo per la propria incolumità e visto che il Casano, nonostante i tentativi effettuati non placava la propria azione, un militare cercava di farlo desistere dall’aggressione, sparando un primo colpo in aria con la propria pistola d’ordinanza; anche quest’ennesima prova non aveva buoni effetti ma, anzi, il Carabiniere notava che il malfattore, mancato il bersaglio la prima volta con il bastone, si stava avvicinando sempre più e lo stava per colpire con il martello; a questo punto, allora, vista la violenza e la tenacia dell’azione del Casano, esplodeva altri due colpi verso le gambe del malfattore, unitamente al suo caposervizio che sparava anch’egli un colpo di pistola in direzione delle gambe del reo al fine di provare a fermarlo. Prontamente soccorso e trasportato presso il locale Pronto Soccorso dell’Ospedale di Marsala, Casano veniva ricoverato in seguito ad una ferita alla gamba, non in pericolo di vita, con una prognosi di 30 giorni.

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