La Flai Cgil denuncia caporalato e lo sfruttamento della manodopera locale e straniera – Domani festa del primo maggio a Campobello di Mazara e a Pozzallo

“E´ indispensabile e urgente che gli Ispettorati del lavoro rafforzino l´attività di controllo per contrastare il dilagante fenomeno del caporalato e dello sfruttamento della manodopera locale e straniera”. Alla vigilia della Festa del primo maggio dedicato dalla Cgil alla solidarietà, la Flai denuncia, ancora una volta, lo sfruttamento nelle campagne trapanesi degli operai costretti dal bisogno a lavorare anche per 1 euro e 50 all´ora nei settori della viticoltura, dell´olivicoltura e nelle serre in cui si coltivano fiori e fragole.
“In provincia di Trapani – ha detto la segretaria provinciale della Flai Cgil Giacometta Giacalone – sono circa 10 mila i lavoratori impiegati in agricoltura e di questi il 28 per cento sono nord africani e romeni mentre il 46 per cento versa meno di 51 giornate lavorative annue. Ma questi dati – ha aggiunto – rendono un´idea parziale se si considera la grande quantità di lavoro nero che vige nel settore”.
I dati forniti dall´Ispettorato del lavoro fotografano infatti una realtà in cui l´economia sommersa è assai consistente. Nel 2014 su 27 ispezioni effettuate nelle aziende agricole sono stati trovati a Campobello di Mazara 80 lavoratori in nero, di cui 29 extracomunitari.
“L´economia sommersa e illegale – ha detto la segretaria Giacalone – spiega come mai un territorio a vocazione agricola, qual´è quello trapanese, e con produzioni di eccellenza riesca a produrre, nel settore, solo il 4 per cento di ricchezza”.
La Flai Cgil rinnova, pertanto, la richiesta di un intervento legislativo per combattere il degrado lavorativo, umano e sociale.
“Coloro che lavorano senza regole nelle terre – ha detto Giacometta Giacalone – sono per lo più extracomunitari che giungono nel territorio durante le campagne di raccolta e che durante la permanenza non solo lavorano senza regole ma vivono in alloggi di fortuna e in condizioni igienico sanitarie scarsissime. A questi operai si aggiunge adesso anche la manodopera locale costretta dal bisogno a sottostare alla totale assenza di regole, di tutele e a paghe irrisorie”.
Per la Flai Cgil “il fenomeno del caporalato va combattuto attraverso un´azione congiunta di tutti gli organi preposti al fine di stabilire le regole della legalità e scardinare un sistema in cui imprenditori senza scrupoli sfruttano i lavoratori realizzando guadagni impropri a scapito del settore”.
Intanto, domani a Campobello di Mazara, importante centro agricolo del territorio, si terrà per il 58esimo anno consecutivo la Festa del lavoro.
Sindacalisti, lavoratrici e lavoratori, disoccupati, anziani e immigrati si ritroveranno per affermare il diritto al lavoro e i valori della solidarietà e della democrazia.
Il programma della manifestazione il cui slogan nazionale è “La solidarietà fa la differenza. Integrazione, lavoro e sviluppo. Rispettiamo i diritti di tutti nessuno escluso” prevede il concentramento, alle 9, dinnanzi la sede della Camera del lavoro, in via Mare, da cui partirà il corteo.
Carri agricoli, trattori e mezzi da lavoro, simboli della fatica del passato e della modernità impiegata oggi nel lavoro agricolo, sfileranno per la città accompagnati dalla Banda musicale di Campobello di Mazara e dal gruppo folcloristico “Ciuri d’Acantu”.
Alle 11,30 il corteo giungerà in piazza Garibaldi dove il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona terrà il comizio conclusivo.
Una delegazione di sindacalisti, lavoratrici e lavoratori, disoccupati, studenti e pensionati del territorio prenderà parte, invece, alla Festa nazionale del primo maggio, organizzata da Cgil, Cisl e Uil, che si terrà a Pozzallo, in provincia di Ragusa.

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