Trapani, mostra di fotografie d´epoca alla Biblioteca Fardelliana

Fino a venerdì 8 maggio sarà allestita presso la Sala Torre Arsa della Biblioteca Fardelliana, l´esposizione fotografica “Trapani, le ali della metamorfosi… tra passato e futuro”, che raccoglie le foto di Ciccio Termini, estratte dall´archivio Fundarò, e le cartoline fotografiche d´epoca dell´archivio Perrera. La mostra, organizzata dalla Biblioteca Fardelliana insieme a Salviamo la Fardelliana e l´associazione culturale Sivisomnia, col patrocinio di OAPPC Trapani e del Comune di Trapani, vuole raccogliere la riflessione della cittadinanza sulle devastazioni dei bombardamenti e sullo scempio urbanistico e architettonico operato da quella “ricostruzione distruttrice” che nel dopoguerra incise ferite terribili sull´aspetto della città.
Le foto di Ciccio Termini sono una preziosa e straordinaria testimonianza degli istanti immediatamente successivi ai bombardamenti: egli, infatti, da fotografo militare, poté accedere ai luoghi inaccessibili e consegnare alla memoria storica della nostra città i negativi (raccolti e restaurati dal fotografo Michele Fundarò) delle immagini strazianti di quel patrimonio artistico architettonico che ha caratterizzato la nostra città, ricca di palazzi signorili, chiese, conventi, teatri, tutti raccolti in un centro storico e ora, in buona parte, visibili solo in documenti d´epoca, come le cartoline messe a disposizione da Antonino Perrera, che ritraggono Trapani nei decenni antecedenti la guerra.
La comparazione tra le due collezioni e l´aspetto attuale della città feriscono chiunque ami questo territorio per l´evidenza di quanto è stato perduto e di quanto invece poteva essere recuperato, a dispetto invece delle demolizioni e degli sventramenti indiscriminati che in tempi di pace hanno terminato, con spudorata insensibilità per il patrimonio urbanistico e per i luoghi in cui si era sviluppata la vita dei trapanesi, quello che i bombardamenti avevano solo iniziato in tempi di guerra. Simbolo, tuttora rimpianto dai più, di quanto l´amministrazione postbellica ha negato ai trapanesi è il Teatro Garibaldi, che, come le foto del Termini testimoniano, aveva retto, seppur danneggiato, la prova della guerra, ma si aggiunga tutto il sistema di conventi, chiese, palazzi signorili e abitazioni popolari che sorgevano sull´attuale Corso Italia e che la creazione di questa arteria stradale coi suoi moderni edifici ha demolito. La prossimità al porto è costata al quartiere Casalicchio la più intensa pioggia di ordigni, e di conseguenza la maggiore furia della politica edilizia successiva, ma tutto il centro ha subito gravi perdite durante e dopo la guerra: un esempio per tutti il Palazzo de´ Nobili Xirinda in Via Garibaldi, dove oggi sorge, in spudorata dissonanza col gusto prevalentemente barocco della vecchia rua nova, il palazzo INA.
La mostra è stata presentata lo scorso sabato 11 aprile, cinque giorni dopo il 72simo anniversario del devastante bombardamento del 6 aprile 1943, in un incontro pomeridiano in Sala Letture, introdotto dalla Dott.ssa Margherita Giacalone, direttore della Biblioteca Fardelliana, con gli interventi del Prof. Salvatore Costanza, il fotografo Michele Fundarò, il Dott. Antonino Perrera e l´Arch. Vito Mancuso, e nel corso del quale è stato proiettato il filmato “Trapani, le ali della metamorfosi” realizzato da Giancarlo Figuccio, Pietro Giliberti, Francesco P. Iovino, Antonella Messina e Francesca M. Tobia. Durante l´incontro sono state commemorate le oltre 6000 vittime trapanesi dei bombardamenti.

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