«Troppi parcheggiatori abusivi hanno invaso la città: tolleranza zero»

«Chiarissime Autorità, da alcuni giorni ricevo numerose e ripetute segnalazioni, da parte di cittadini trapanesi, che riguardano la presenza di parcheggiatori abusivi che operano in diverse zone della città, in special modo nell´ampia Piazza Vittorio Emanuele, in via Ammiraglio Staiti, lungo il viale Regina Elena e in numerosi parcheggi di pertinenza o limitrofi ai supermercati».
È l´incipit della lettera che il consigliere Francesco Salone ha inviato al Prefetto, al Questore, al Comandante dei Carabinieri, al Comandante della Guardia di Finanza ed al Comandante della Polizia Municipale, per chiedere misure di controllo contro la presenza di parcheggiatori abusivi.
Salone ritiene quello dei parcheggiatori abusivi «un fenomeno che, di per sé, non sarebbe preoccupante, e comunque sarebbe agevolmente tollerabile, quando alla semplice richiesta di denaro, i cittadini interpellati potessero scegliere se opporre un cortese diniego o dare una positiva risposta di liberale regalia».
Sottolinea Salone che «accade però, e sempre più spesso, che singoli parcheggiatori abusivi richiedano troppo pressantemente una sorta di “corrispettivo” per la guardiania della vettura… Accade anche che
gruppi interi di parcheggiatori abusivi, costituti da tre o quattro persone, abbiano avanzato le pressanti richieste di denaro. Per i modi e per il numero delle persone coinvolte in questi ultimi episodi si può ben immaginare che la velata ed indebita pressione possa essere avvertita dagli automobilisti perfino come una minaccia, ancorché non esplicitata verbalmente».
In taluni casi i parcheggiatori abusivi si sono accreditati, sopratutto a turisti e visitatori, come personale autorizzato dal comune; in altri casi altri parcheggiatori abusivi operano nelle zone delle strisce blu dopo il termine dell´orario che impone il pagamento della sosta.
«Nella stragrande maggioranza dei casi – indica Salone – si tratta di cittadini extracomunitari, ma non sono estranei al fenomeno anche gruppi di cittadini trapanesi».
«Pur comprendendo che tali comportamenti originano da obiettive condizioni di difficoltà economica e di marginalità sociale – conclude nella lettera il consigliere comunale – ritengo che non sia più tollerabile che ciò avvenga senza neppure un tentativo di arginare il crescente fenomeno che se ignorato può anche generare reazioni e attriti che si possono tradurre in fatti di più grave rilievo e allarme sociale». Salone chiede di «prevedere iniziative volte a mettere fine al fenomeno adottando, se necessario, “tolleranza zero”».
Stamane il consigliere Salone ha già incontrato il Questore per discutere

dell´argomento.

 

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