Perquisita per la terza volta la villa dell’ex vescovo Miccichè

Non c’è due senza tre si dice, e potrebbe essere quello che ha pensato l’ex vescovo Francesco Miccichè quando, a seguito di nuovi sviluppi nell´inchiesta della Procura di Trapani riguardante la gestione dei fondi della Curia di Trapani, dove è indagato per “appropriazione indebita e malversazione delle donazioni dell´8 per mille”, si è visto perquisire per l’ennesima volta l’abitazione (una villa di Monreale) dagli investigatori del Corpo Forestale e della Guardia di Finanza.
Il provvedimento disposto dal procuratore capo Marccello Viola e dai sostituti Paolo Di Sciuva, Andrea Tarondo e Sara Morri, è stato motivato dall´esigenza di ulteriori controlli su alcuni beni non ancora requisiti dalla magistratura. Per valutarli, la Procura ha incaricato un consulente esterno, il professore Mauro Sebastianelli che, assieme ad un ausiliario, ha preso parte alla verifica.
Già nelle scorse settimane, gli uomini delle sezioni di polizia giudiziaria della Guardia di finanza e della Forestale avevano sequestrato opere d´arte religiose che il Miccichè – come si legge in alcune inchieste giornalistiche – “avrebbe sottratto alla Curia trapanese prima di essere sospeso dal Vaticano a causa dell´inchiesta che lo vede indagato”. Nella nuova perquisizione sarebbero stati portati via altri quadri e statue sacre valutate dai periti come di grande valore.
A quanti altri colpi di scena assisteremo ancora?

 

Fabio Mazzonello

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