Che cosa fare della Casina delle Palme?

Un bene, un altro, che è entrato nel dimenticatoio, vandalizzato, inutilizzato se non per qualche sporadica manifestazione, ma non fruibile del tutto perché sia il teatro che la vecchia biglietteria sono state dichiarate inagibili.
La Casina delle Palme, un tempo teatro di caratura nazionale, ha visto calcare il palco da grandi figure quali Macario, Renato Rascel e molte altre. La struttura, straordinario esempio dello stile Liberty del primo Novecento, è divisa in due parti: il teatro appunto, con annessi i camerini, e un edificio che prima fu una caffetteria e negli ultimi anni è stato trasformato in ufficio turistico.
Ristrutturata dall’ex Provincia Regionale di Trapani nel 2005 per volere dell’allora presidente Giulia Adamo con una spesa di oltre 200.000,00 euro e, dopo non poche polemiche, con l’ex sindaco di Trapani Mimmo Fazio, fu affidata al Comune di Trapani. Ad oggi, però, non è stata granché utilizzata. Qualche anno fa fu affidata (nella parte che riguarda l’ex biglietteria) prima come infopoint della Provincia, poi a privati che fornivano servizi ai turisti e infine a un’associazione dedita ai servizi turistici.
Adesso si torna a parlare dello Chalet, si vocifera di un bando “quasi pronto”, di molti interessamenti. Sembra che a far gola contribuisca l’ipotesi che nel bando sia inserita la possibilità di rifare il bar, o meglio un caffè letterario, cioè una escamotage per riavviare una nuova attività commerciale di bar e caffetteria, e perché no magari anche di pasti veloci. Potrebbe essere una bella ipotesi, anche se il vincitore del bando dovrebbe anche rimettere in piedi la parte che riguarda il teatro e dovrebbe avere una cospicua programmazione di eventi culturali e sociali. La Casina delle Palme diventerebbe un polo culturale, al servizio dei cittadini, anzi no: dei soci, perché il caffè letterario, così come da statuto dovrebbe essere ad esclusivo servizio degli associati, regolarmente iscritti e provvisti di tessera. Ad ogni modo, anche sottoforma di attività commerciale bella e buona quello che si vuol fare non è altro che un bar con annessi tavolini.
Un’occasione sprecata? Vedremo. Intanto si possono formulare altre ipotesi per l’utilizzo della bellissima struttura ubicata in pieno centro, a pochi metri dall’attracco delle navi da crociera e a poche decine di metri dall’imbarco per le isole Egadi.
Un polo turistico, ad esempio! Sì proprio questo. Infopoint, servizi al turismo, servizi agli operatori del turismo, per esempio sarebbe sufficiente autorizzare tutte quelle aziende che lavorano con i servizi turistici a installare o noleggiare dall’affidatario uno spazio per svolgere la propria attività nella sana concorrenza e lealtà all’interno dello Chalet, o meglio nel perimetro esterno, dando a tutti la stessa opportunità. Il turista troverebbe nello stesso posto svariate opportunità di svago, escursioni, noleggio, offerte enogastronomiche, offerte di ogni tipo, che essendo in regime di concorrenza vedrebbero forse una diminuzione dei prezzi a fronte di un servizio qualitivamente superiore. Il teatro potrebbe essere utilizzato per eventi multilingue o con proiezioni di film in lingua originale, ma anche per manifestazioni che rivalutino il locale, i prodotti, la musica la gastronomia e le tradizioni nostrane. Potremmo essere un fiume in piena perché ancora un migliaio di altre cose potrebbero essere realizzate alla Casina delle Palme: mostre, sagre, attività per bambini…
«In verità questa Amministrazione e questo sindaco non hanno mai avuto cura di quello che pensa la sua gente», dichiara qualcuno, mentre qualche altro cittadino, forse più positivo, ammette che «tentar non nuoce!».

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