Il palazzo della Provincia e della Prefettura

Con l’espandersi della città di Trapani, si pensò di costruire anche il palazzo del Governo e della Provincia.
Per la costruzione furono incaricati l’ingegnere Nicola Adragna Vario e l’architetto Giovan Battista Talotti. Quest’ultimo trovò anche lo spazio per poter edificare il Palazzo, individuandolo in uno slargo dentro le mura della città vecchia, dove si trovava già il Municipio, Palazzo D’Alì. I lavori iniziarono nel 1874 e finirono nel 1878. Fortemente danneggiato dai bombardamenti bellici, le parti distrutte furono ricostruite secondo il disegno e lo stile originari.
L’edificio, che comprende anche l’appartamento del Prefetto, si innalza su tre piani, conta molte finestre incorniciate e un balcone che sovrasta il portone d’ingresso. Da lì si affacciò Benito Mussolini, in occasione della sua visita a Trapani (Nel collage fotografico, con foto dell´Istituto Luce). Superato l’ingresso, si apre su un atrio con un porticato che delinea il perimetro del palazzo e si immette in un bel giardino.
Le sale del palazzo sono ricche di decorazioni, dipinti in pittura a tempera eseguiti dal pittore fiorentino Tito Govone e dal milanese Achille Scalaffa. Vi sono anche mezzi busti, scolpiti dall’artista trapanese Leonardo Croce, lo stesso che aveva realizzato la statua di Giuseppe Garibaldi.

Francesco Catania

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