Mario Incudine incanta Erice

In attesa della performance di stasera di Alessandra Salerno, che chiuderà la rassegna “Venus&Vinus – Erice summer Music 2015”, direttore artistico Angelo Spataro, sul palco ieri sera a Erice si è esibito il “menestrello” della world music italiana, Mario Incudine.
Un concerto trascinante quello di Incudine, dove teatralità e musica hanno fatto da filo conduttore alla serata. La parola spesso ha avuto il privilegio di essere la vera protagonista e la musica la sua spalla. Mario Incudine ha saputo rendere complice il pubblico presente, composto per la maggior parte da turisti che in queste settimane numerosissimi visitano il Borgo medievale. Musica quella proposta da Incudine che ha fatto ballare molti dei presenti arrivati anche dal Salento. A loro l’omaggio della “Taranta”, che l’artista di Enna ha eseguito magistralmente e con grande professionalità.
Cinque minuti di applausi veri poi per la canzone dedicata ai 262 immigrati italiani che morirono in Belgio la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone “Bois du Cazier” di Marcinelle. Italiani che erano emigrati per cercare un mondo ed una vita migliore.
“U trenu di lu suli” interpretato dall’Artista a Erice ha davvero sorpreso e commosso il pubblico, ma soprattutto come ha ribadito dal palco Incudine – “è una storia ancora attuale questa e su cui tutti siamo chiamati a riflettere. Oggi la storia si ripete con i tanti migranti che tentano di raggiunge l’Italia e l’Europa alla ricerca di un mondo migliore e poi si trovano a dover morire in quella grande tomba che è diventata il Mediterraneo”.

“Tragedie queste che non dovrebbero più accadere – ha sottolineato Incudine – che non sempre si risolvono con il respingimento e sulle quali invece bisogna certamente trovare una soluzione adeguata”.
Non solo brani di impegno sociale quelli eseguiti ieri sera ad Erice da Mario Incudine, ma anche brani della tradizione popolare e non, rivisitati ed arrangiati dall’artista, come la famosa “bocca di rosa” di De Andrè che tradotta in siciliano è diventata – “vuccuzza di ciuri”, e ancora “lassa e passa” scritta da Incudine con Nino Frassica “u cuntu” e poi ancora le serenate siciliane che tanto hanno divertito i presenti.Oltre un’ora di concerto e per tutti è stato davvero un piacere sentire Mario Incudine che ieri sera era accompagnato in modo eccellente da: Emanuele Rinella alla batteria e Antonio Vasta alla fisarmonica.
E stasera sul palco un’altra artista siciliana bravissima con una voce unica Alessandra Salerno con inizio alle 21.00. La sua è una voce inconfondibile – che affonda le radici nel soul e nello swing – così come ha ribadito lei stessa, presentandosi come aspirante concorrente al talent di Rai2 “The Voice of Italy”. Una esperienza importante che gli ha permesso di mostrare al grande pubblico, la sua voce, il suo talento, ma soprattutto il suo amore incondizionato per la musica.
Approfittando della sua formazione di “fashion designer”, Alessandra Salerno è riuscita a creare una sua immagine, che la discosta da molti altri artisti: questa esperienza come stilista è servita ad Alessandra l’ha conservata ed oggi le da la possibilità di indossare le sue creazioni durante i concerti.
La sua spiccata curiosità l’ha portata a scoprire nuovi strumenti musicali con i quali esibirsi ed esprimersi. Alessandra Salerno si presenta con un singolare strumento l’autoharp (poco conosciuto in Italia) ma di cui lei ha estrema padronanza. Il perfetto connubio tra la sua voce straordinaria e lo strumento, alla fine regalano un elegante mix di suggestioni sonore che raggiungono le corde dell’anima.
Appuntamento dunque alle 21.00 stasera nella magnifica cornice di Erice, tra le due Torri del Balio e il Castello di Venere.

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