Trapani, i sindacati si rivolgono alla Corte dei Conti Regionale

municipio di trapaniI sindacati FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, hanno deciso di rivolgersi alla Corte dei Conti siciliana per chiedere l’apertura di una istruttoria su un atto di determinazione e di indirizzo del Comune di Trapani, per verificare la legittimità procedurale, amministrativa, contabile e la possibile lesione di diritti.
Il ricorso all’organo regionale di controllo, riguarda “la delibera dello scorso 30 settembre, con cui la Giunta comunale di Trapani ha dato mandato al dirigente del I Settore Gestione del Personale di procedere all’adozione di tutti gli atti necessari per l’utilizzo in posizione di comando, dal 1° ottobre 2015, di un funzionario amministrativo di categoria D3” e “l’atto di determinazione e di indirizzo (verbalizzato lo stesso giorno della delibera, ndr) con cui la Giunta comunale ha dato mandato di procedere all’adozione di tutti gli atti necessari per l’utilizzo in posizione di comando, per un periodo di un anno a decorrere dal 1° ottobre 2015, di un dipendente di ruolo del Libero Consorzio Comunale di Trapani (ex Provincia Regionale) con il profilo professionale di funzionario amministrativo, categoria D3, pos. Ec. D6”.
Questo quanto scritto dai segretari provinciali delle tre sigle sindacali, Vincenzo Milazzo (FP CGIL), Marco Corrao (CISL FP) e Innocenzo Di Lorenzo (UIL FPL), in un documento indirizzato alla Corte dei Conti, al sindaco di Trapani e, per conoscenza, anche al Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, all’Assessorato regionale alla Famiglia, al Dipartimento Enti locali di Palermo, al Collegio dei revisori dei conti del Comune di Trapani, nonché al segretario generale e ai dipendenti dello stesso Comune.
Nella nota congiunta, le organizzazioni sindacali si dichiarano “basite dalla tempistica nell’adozione della delibera, ma soprattutto dalle blande motivazioni addotte a giustificazione dell’atto: la prolungata assenza di un dipendente della categoria D dell’area amministrativa e la carenza di figure professionali della medesima categoria”.
Nel comunicato si legge ancora: “si fa però rilevare che al Comune di Trapani, a fronte di 7 posti previsti in organico, di funzionario amministrativo cat. D3, risultano coperti ben 6 posti, e oltre la metà di questi assolve ad ordinari compiti di servizio; ed ancor più risulta coperto un posto di funzionario contabile cat. D3, che espleta compiti e funzioni in un settore del Comune diverso da quello finanziario. Inoltre, nell’organico del Comune di Trapani, prestano servizio 3 istruttori direttivi contabili e 6 istruttori direttivi amministrativi, tutti di categoria D (la stessa area di provenienza della dipendente a cui si fa riferimento nell’atto della Giunta per la prolungata assenza); le figure di istruttore direttivo contabile ed istruttore direttivo amministrativo, oltre ai funzionari amministrativi ed al funzionario contabile sono tutte figure idonee, esperte e capaci per sopperire la prolungata assenza della dipendente citata”.
Secondo i sindacati ci sarebbe quindi “scarsa consistenza della motivazione sull’assunta carenza di figure professionali della medesima categoria ed area, atteso che è irrisoria, microscopica ed impercettibile la vacanza di organico rappresentata e descritta, rispetto alle 175 unità di figure professionali mancanti, per cui l’Amministrazione è costretta ad interventi con professionalità esterne per far fronte alle ordinarie necessità”.
Inoltre, viene evidenziato che l’impegno della somma di 10.664,89 euro, per il trattamento economico del funzionario nel periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2015, “interrompe il completamento della programmazione triennale del fabbisogno del personale 2014/2016 (approvata con la delibera di Giunta del 17 ottobre 2014), contrastando con il principio di diritto espresso della Corte dei Conti, laddove ha affermato che gli “enti locali possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato utilizzando la capacità assunzionale del 2014 derivante dalle cessazioni di personale 2011-2013, sempre nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica”, capacità assunzionali acclarate dalle cessazioni dal servizio, nel corso degli anni 2011 e 2012, di 62 unità di personale dal Comune di Trapani. A tal fine – proseguono le organizzazioni sindacali – giova ricordare che la programmazione del fabbisogno del personale non contempla, nel triennio 2014/2016, nessuna esigenza assunzionale di funzionari amministrativi Cat. D3”. Non solo: “L’impegno di spesa – si legge ancora nel documento – contrasta con la nota del 5 ottobre 2015 del dirigente del II Settore Ufficio di Ragioneria (avente per oggetto ‘Gestione provvisoria del bilancio 2015/2017 ed equilibri di bilancio’) in cui si invitano gli Organi di Governo a contrarre la spesa corrente, anche a costo di revocare prenotazioni/impegni di spesa già assunti, stante che ‘la manovra fiscale approvata dal Consiglio Comunale si stima porterà nelle casse comunali almeno 1.650.000 di euro in meno, rispetto al fabbisogno finanziario previsto per l’esercizio 2015 nel bilancio di previsione 2014/2016’ “.
damiano vito serioSecondo i rappresentanti sindacali, “tutte le illogicità sopra sollevate avrebbero potuto essere verificate se il sindaco Damiano, con proprio decreto del 6 marzo di quest’anno, non avesse conferito al segretario generale, anche l’incarico di reggenza ad interim del I Settore – Affari Generali. Di fatto, il segretario generale è il cardine del sistema dei controlli interni e del complesso meccanismo previsto dalla legge 190/2012 in materia di contrasto alla corruzione all’interno degli enti locali; e non può essere coinvolto nell’attività di gestione, poiché non è sostenibile che una fetta più o meno consistente dell’attività dell’Ente – quella affidata alle competenze gestionali del segretario generale – sia sottratta al controllo, non potendo lo stesso soggetto rivestire, contemporaneamente, la qualità di controllore e controllato”.
Per queste ed altre osservazioni riportate nel documento, le tre organizzazioni sindacali chiedono l’intervento della Corte dei Conti, sollecitando al tempo stesso il sindaco Damiano al ritiro in autotutela del provvedimento.

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