In Provincia di Trapani arrivano i Social Market anti-crisi

Si terrà venerdì 9 ottobre alle ore 15, presso gli uffici dell’<span “=””>Esa di via Libertà 203 a Palermo, la conferenza stampa di presentazione dei «Social Market», realizzati rispettivamente nei territori dei Gal Elimos (capofila), Nebrodi Plus e Isole di Sicilia (partners).

Il Gal Elimos è il capofila di un progetto ammesso a finanziamento per circa mezzo milione di euro, che prevede l’istituzione di alcuni «Social Market» in Sicilia. Il progetto, in particolare, è stato portato avanti oltre che nel territorio del Gal Elimos, anche in quelli dei Gal Nebrodi Plus e Gal Isole di Sicilia, mirando a far fronte alle difficoltà economiche a cui larghi strati della popolazione sono purtroppo sottoposte.
In particolare il progetto di cooperazione «Social Market» nasce per mettere in atto una strategia contro la crisi economica che devasta i territori rurali dei tre Gal coinvolti, Elimos, Nebrodi Plus e Isole di Sicilia. Negli ultimi anni, infatti, il numero delle famiglie povere (soprattutto quelle numerose) è drammaticamente cresciuto. La crisi sta continuando a mietere posti di lavoro e aggredisce il potere di acquisto non solo delle fasce sociali deboli, ma anche di coloro che avevano, fino a non molto tempo addietro, un tenore di vita decoroso.
La formula commerciale dei Social Market, a tal proposito, può essere di aiuto al problema. Il progetto, infatti, prevede la realizzazione di alcuni centri di distribuzione, di alimentari e di altri prodotti di prima necessità, gestito da volontari che siano per l’appunto Social per le fasce di popolazione in difficoltà. Nel senso che vendano a prezzi vantaggiosi, soprattutto prodotti agroalimentari locali, con la logica dal produttore al consumatore, senza, quindi, alcuna intermediazione commerciale. Nella provincia di Trapani saranno aperti in piazza Pagoto, c.da San Giuliano, Erice (TP); in via S. Matteo, c.da Giammuzzello, Salemi (TP) ed in via Castelvetrano, c.da S. Lucia, Partanna (TP). Si tratta, non a caso, di aree a rilevante degrado sociale e all’interno di ciascuno di essi è prevista una zona espositiva adibita alla vendita, un piccolo ufficio ed una zona magazzino destinata alle merci.
I risultati attesi dalla concreta attuazione del progetto sono:

– la diminuzione dei livelli di povertà: la nascita dei punti vendita, consentirà a famiglie/persone che si trovano in grave difficoltà economica, di acquistare i prodotti agroalimentari con sconti fino al 40%. Le famiglie/persone che si trovano in grave difficoltà economica e che potranno avere accesso ai prodotti dei Social Market saranno segnalate dai servizi sociali, dalle strutture religiose e saranno selezionate sulla base di criteri di equità e trasparenza;

– la creazione di nuova occupazione: la “costruzione” di nuovi segmenti di domanda sui quali orientare le produzioni tipiche e di qualità consentirà di creare occupazione nelle aziende fornitrici di prodotti per i Social Market;

– il miglioramento della competitività economica e sociale dei territori: la realizzazione dei Social Market apporterà un reale valore aggiunto ai territori interessati dal progetto di cooperazione in quanto addurrà un incremento dei livelli di reddito delle aziende coinvolte».

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