Discarica di Borranea, Salone contesta la Regione e scrive a Crocetta

«Per consapevole scelta degli uffici regionali preposti si sta scaricando sulla comunità trapanese e sulla sua amministrazione comunale l’ennesima crisi e l’ennesima inefficienza relativa al ciclo dei rifiuti in Sicilia». Lo scrive il consigliere comunale di Trapani Francesco Salone in una lettera inviata al Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, ed ai deputati regionali eletti nella provincia.
Salone fa riferimento all’utilizzo, imposto dalla Regione, della nuova vasca della discarica di contrada Borranea per conferirvi i rifiuti solidi urbani che provengono dai comuni dell’ATO Belice. Secondo Salone, che in qualità di presidente della II commissione consiliare Lavori Pubblici all’indomani della apertura della nuova vasca di Borranea ha effettuato un sopralluogo, «non è possibile continuare a far fronte ad una perenne “crisi dei rifiuti” pesando sulla attività operativa ed amministrativa del Comune di Trapani».
Già alcuni mesi fa la Regione, scrive Salone, «ha ritenuto in più occasioni di potere dirottare presso la discarica di Trapani lo sversamento dei rifiuti dei comuni dell’intorno del capoluogo, talvolta anche i rifiuti dell’intera provincia e, mi risulta, perfino di rifiuti provenienti da comuni fuori dalla provincia di Trapani, in particolare dagli ATO Palermo 1 e Palermo 2, causando in una recente occasione l’esaurimento di capienza di una vasca».

Per il presidente della II commissione consiliare decisioni incaute che rischiano di vanificare lo sforzo prodotto dal Comune di Trapani per rendersi autonomo rispetto all’abbancamento e allo stoccaggio dei rifiuti, da ultimo con il completamento del progetto della vasca appena aperta che potenzialmente dota la comunità trapanese di una autosufficienza operativa di circa cinque o sei anni. Tempo adeguato per realizzare un’altra vasca e, meglio ancora, potenziare la raccolta differenziata allungando la vita operativa dell’opera appena realizzata.
La decisione della Regione di autorizzare l’uso della nuova vasca per i rifiuti di altri 12 comuni della provincia, oltre quelli che già conferiscono, «… vuol dire, per la concreta capacità dell’impianto, ridurne il ciclo operativo da 5 / 6 anni ad un anno e mezzo».

Salone fornisce i dati a sostegno di quanto affermato: il comune di Trapani produce circa 100 tonnellate di spazzatura al giorno (circa 36.000 tonnellate annue), mentre i comuni della provincia di Trapani che la Regione ha autorizzato a conferire nella discarica di contrada Borranea producono altre 180 tonnellate di spazzatura al giorno (circa 65.000 tonnellate annue).
Sulla base di queste osservazioni Salone ha chiesto al Presidente della Regione di intervenire «affinché si realizzino nei tempi più brevi possibili le condizioni perché i comuni che oggi conferiscono presso l’impianto di Trapani possano tornare a scaricare presso le discariche di competenza degli ATO di riferimento al fine di non vanificare lo sforzo di una amministrazione comunale che, nel quadro generale dell’isola, ha sempre brillato per capacità di autonoma gestione del ciclo dei rifiuti».

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