SAI COSA FARE QUANDO UN BAMBINO SOFFOCA???

Mercoledì 25 Novembre alle ore 16:00 presso i locali della P.A. Il Sorriso di Contrada Bosco a Marsala, la Salvamento Agency in collaborazione con il MOICA (Movimento Italiano Casalingo) e la P.A. Il Sorriso organizzano un evento formativo completamente gratuito.10377243_10205313731993942_1661569080820729030_n (1)

L’evento tratterà argomenti come le manovre di prevenzione e disostruzione pediatrica, prevenzione della SIDS (Sindrome della Morte Improvvisa) e prevenzione dall’annegamento.

Sarà aperto a tutti, genitori, nonni, docenti, maestre e a tutte le persone a contatto con i bambini.

Lo scopo dell’evento organizzato è sensibilizzare l’opinione pubblica alla prevenzione del rischio di soffocamento da corpo estraneo nel bambino e diffondere la cultura dell’importanza delle manovre d’emergenza.

L’evento, in programma dalle ore 16:00 durerà circa due ore, permetterà ai presenti di ricevere informazioni sulla prevenzione dell’inalazione da corpo estraneo nel bambino, prevenire le morti in culla e prevenire l’annegamento. Dopo la parte teorica sarà possibile provare tramite l’utilizzo di manichini le manovre da effettuare in caso di emergenza.

La responsabile del MOICA di Marsala, la Signora Elisa Paladino, per svolgere l’evento si è rivolta a Tony Alestra, Formatore Nazionale Istruttori della Salvamento Agency, esperto di primo soccorso pediatrico e manovre di rianimazione cardio-polmonare con l’uso del defibrillatore.

Sempre più spesso avvengono incidenti tra le mura domestiche o a scuola, situazioni critiche che se non vengono prontamente trattate potrebbero evolversi, in pochi minuti, in arresto respiratorio al quale segue quello cardiaco. I bambini sono i più a rischio di inalazione a causa dell’incompleta maturità dei meccanismi riflessi di coordinazione e delle differenti funzioni delle vie aeree.

Il non sapere genera errori – spiega Tony Alestra – prendere per i piedi un bambino che sta soffocando o, peggio ancora, mettere le dita in bocca sono le prime cose che vengono fatte dal soccorritore non preparato e non sono manovre salvavita. E’ necessario invece – conclude – conoscere le manovre adeguate che possono salvare la vita ad un bambino”.

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