Furti e rapine: i commercianti protestano spegnendo le luci delle vetrine

Una protesta silenziosa ma forte quella organizzata dai commercianti del Comune di Trapani, che hanno deciso di spegnere le luci delle proprie vetrine durante le ore serali. “Vetrine spente per non spegnerle per sempre”, un’iniziativa nata dal malessere generale, per dire basta a furti e rapine che sembrano non volersi arrestare, nonostante il giro di vite delle forze dell’ordine. “Non è uno slogan – si legge nei volantini presenti in diverse attività della città – ma è un messaggio che lasciamo con i cittadini per una maggiore sicurezza e legalità per il territorio”.
Sono ben 2.545 le firme raccolte e consegnate all’Amministrazione comunale per la discussione in Consiglio del tema sicurezza e della messa in funzione delle telecamere di videosorveglianza. A tal proposito, lo scorso ottobre, il prefetto Leopoldo Falco aveva dichiarato che delle 115 telecamere istallate in città, fino a quel momento spente per via dei costi di manutenzione, ne erano già state attivate 65 a partire da settembre, e che le altre 50 sarebbero state attivate a breve, anche grazie alla decisione del Comune di investire per arginare l’incremento della microcriminalità. Il prefetto aveva anche ripreso il progetto di istallare delle telecamere di sorveglianza presso le tabaccherie: tre anni fa nonostante gli incontri con Confesercenti e Confcommercio ci si era bloccati sul costo dell’operazione. Adesso, invece, grazie ad alcune convenzioni che permetterebbero di abbattere i costi e alla possibilità di collegare tali videocamere alla rete comunale gestita dalla sala di controllo della Polizia Municipale, l’operazione sarebbe ormai possibile. Ma, si chiedono i commercianti, che fine hanno fatto queste iniziative? In effetti, non si è saputo più molto da allora, per cui “Vetrine spente per non spegnerle per sempre”.

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