Marettimo, la dirigente scolastica si difende: “Ho sempre dato il massimo”

scuola_lavagnaDue giorni fa abbiamo scritto di alcuni genitori dell’isola di Marettimo, i quali lamentano per i loro figli un diritto allo studio negato. I genitori, sul piede di guerra, hanno persino presentato ai carabinieri un esposto scritto.
Tra le persone incriminate nella nota figurava la dirigente scolastica, Giuseppa Maria Catalano, la quale non avrebbe “mai intrapreso con noi genitori un discorso costruttivo e risolutivo per i problemi che di volta in volta si sono presentati”.
Ebbene, la preside ha voluto replicare a quanto dichiarato dai genitori degli alunni , chiarendo di conoscere bene, essendo isolana, i problemi dell’insegnamento nella più lontana delle Egadi e di non essersi mai negata per la risoluzione dei problemi. Nel marzo dello scorso anno, dichiara, è stata invitata alla Camera dei Deputati per un’audizione alla XI Commissione, nel corso della quale avrebbe fatto presenti le difficoltà incontrate nelle scuole isolane, chiedendo un intervento specifico, purtroppo poi non avvenuto.
«Il problema – dichiara Catalano –, che è comune a tutte le scuole delle isole minori e di montagna, sta nel fatto che troppo spesso gli insegnanti che per scelta “forzata” finiscono nelle isole, ricorrono a ogni mezzo consentito (malattia maternità, congedo parentale, Legge 104/92 ecc) per evitare di prendere servizio effettivo. A quel punto si presenta il problema più difficile da gestire: trovare il supplente e, purtroppo, a volte, il supplente del supplente, operazione che con frequenza saltuaria impegna gli assistenti amministrativi per un paio di giorni, naturalmente a discapito degli alunni, proprio come è accaduto al rientro delle vacanze natalizie e che quest’anno si è resa più complessa e frequente per le recenti immissioni in ruolo, come da Legge 107/2015».
La dirigente scolastica approfondisce poi la vicenda: «La scuola di Marettimo, ma anche quella di Favignana, giovedì 7 gennaio è rimasta chiusa a causa dei mancati collegamenti per condizioni meteo marine avverse. Il venerdì seguente, solo l’insegnante di Scuola dell’Infanzia e una di Scuola Primaria si sono recate a scuola. La seconda insegnante di Scuola Primaria, ha espletato le pratiche legate alla presa di servizio presso gli uffici di segreteria a Favignana, non riuscendo però successivamente a prendere l’aliscafo per recarsi a Marettimo. Delle insegnanti Scuola Secondaria titolari a Marettimo, una ha presentato certificato medico, una è rimasta a Favignana perché anche lei non è riuscitaa prendere l’aliscafo, la terza, che è stata contattata per una supplenza di 14 ore, non si è presentata, perché a suo dire, non aveva capito che doveva prendere servizio in giornata. Il lunedì successivo, le due docenti del CPE sono arrivate a scuola, ma con un’ora di ritardo, mentre la terza ha prestato regolarmente servizio a Favignana dove insegna francese per 4 ore. Nella Scuola Primaria, invece, si è proceduto allo scorrimento della graduatoria, visto che l’insegnante titolare ha fatto pervenire a scuola certificato medico. Martedì tutti i docenti hanno preso regolarmente servizio, tranne la docente di Scuola Primaria, per la cui sostituzione si è dovuto procedere allo scorrimento ulteriore delle graduatorie per riuscire a trovare una docente disponibile a recarsi a Marettimo, cosa che è avvenuta nella tarda mattinata. Mercoledì tutti i docenti erano in servizio». Fatti «a cui i marettimari non sono nuovi, visto che nel recente passato sono rimasti senza docenti per un periodo molto più lungo, tanto da arrivare agli onori della rete nazionale per trovare supplenti».
Secondo Catalano, i genitori firmatari dell’esposto «avrebbero potuto essere più obiettivi e comprensivi», evitando di rivolgerle «parole pesanti, che non credo di meritare, né ritendo siano legittimati e qualificati a darmi».
«Il nodo – conclude la nota – così come ho detto in più occasioni, è politico, nel senso che se non si procede all’approvazione di una legge speciale per le piccole isole, i problemi non verranno mai risolti. Qualunque dirigente,stante così le cose, non ha il potere di obbligare i docenti a risiedere di fatto nelle isole, né tantomeno può nominare un supplente non rispettando l’ordine di graduatoria e nemmeno, ammesso che si trovi un supplente disponibile, lo possa avviare a destinazione superando le avverse condizioni meteo».

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