l’ I.T.I. “Leonardo Da Vinci”, lente d’ingrandimento sui lavori di ristrutturazione di San Domenico

Spesso si sente parlare di spreco di fondi pubblici o di inspiegabili ritardi della pubblica amministrazione, i telegiornali nazionali e locali, così come anche Striscia la Notizia, ci hanno abituato a rapportarci quanto meno settimanalmente con problematiche di questo tipo.
Lo Stato, consapevole del problema e in accordo con la comunità europea, ha dato il via al progetto “OPENCOESIONE” ossia un portale “Open data” dove chiunque può accedere per informarsi sui progetti attualmente in corso.
gruppo culture savers, scuola da vinciIl Ministero della Pubblica Istruzione ha dunque colto la palla al balzo avviando il progetto “A Scuola di OpenCoesione”, il cui obiettivo principale è promuovere i principi di cittadinanza consapevole negli istituti superiori. Tale progetto, essendo di portata nazionale, comprende 115 scuole in Italia tra le quali troviamo anche l’I.T.I. “Leonardo Da Vinci” di Trapani, la cui attenzione è ricaduta sul restauro del complesso “San Domenico” situato nel centro storico della città falcata.
I ragazzi, sotto la supervisione del professor Candela e della professoressa Colli, utilizzando gli appositi open data hanno analizzato nel dettaglio la situazione rilevando come il termine dei lavori previsto fosse fissato per il 03/03/2010 (quasi sei anni fa) e come nonostante il 61% dei pagamenti previsti sia già stato erogato, i lavori siano attualmente fermi.
Situazione incresciosa vien da pensare, tuttavia questi ragazzi si sono rimboccati le maniche e hanno telefonato all’architetto Minafò, responsabile dei lavori, per chiedere spiegazioni, scoprendo che la situazione è più complessa di come viene presentata.
Dei 5 milioni e mezzo stanziati nel 2007 per i lavori, ne sono stati impiegati solo 4 circa, in quanto la prima trance di lavori, quella che va dal 2007 al 2010, è stata completata per un ammontare di circa 3 milioni e 200 mila euro, mentre la restante somma verrà utilizzata per la seconda trance di lavori che a sua volta è suddivisa in due stralci di completamento che, per comodità, in seguito chiameremo Stralcio di completamento A e Stralcio di completamento B.
I lavori per lo Stralcio di completamento A sono stati effettuati dal 2013 al 2014 per un ammontare di circa 600 mila euro. Sul perché ci siano state delle lentezze burocratiche tali da far ritardare i lavori di ben tre anni indagheranno i ragazzi dell’Industriale nel prossimi giorni.
Per quanto riguarda i lavori per lo Stralcio di completamento B, deve ancora tenersi la gara d’appalto, per cui occorre aspettare. Anche in questo caso i ragazzi monitoreranno la situazione.
Quando tutti i lavori di restauro saranno completati servirà un nuovo stanziamento monetario per la riqualifica dell’immobile che dovrebbe diventare un Centro Polifunzionale dove saranno presenti una biblioteca, un centro tecnico e sarà anche possibile praticare attività sportiva.
Insomma, dire che questi ragazzi abbiano veramente preso a cuore questa causa e che stiano facendo un ottimo lavoro è d’obbligo, d’altronde il loro obiettivo è «far rinascere nella popolazione l’orgoglio di appartenere a questa città meravigliosa, piena di realtà che devono solo essere sfruttate meglio, farci sentire, non restare indifferenti perché è arrivato il momento di agire».
Sicuramente un esempio da seguire.

Fabio Mazzonello

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