Trapani, secondo Salone lavoratori in mobilità impiegati dal Comune in maniera impropria

Il consigliere comunale di Trapani Francesco Salone ha presentato al sindaco e alla giunta una interpellanza con la quale chiede all’amministrazione comunale chiarimenti sull’’impiego, a partire dall’agosto 2015, di 20 lavoratori in mobilità. Salone denuncia “probabili violazioni delle norme che ne regolano l’utilizzo, il rapporto di lavoro ed il rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
012«La legge – spiega Salone – consente, attraverso precisi progetti di lavoro, l’impiego negli enti locali di lavoratori che fruiscono del trattamento straordinario di integrazione salariale o di mobilità. Insomma un modo per collegare gli ammortizzatori sociali ad un lavoro socialmente utile». I lavoratori vengono indicati autonomamente dal Centro circoscrizionale per l’impiego e non possono rifiutare la collocazione
«Tuttavia – continua Salone – ciò non vuol dire che non abbiano diritto a precise tutele, tant’è che la modalità di impiego è rigorosamente stabilita dalle norme; la legge dice cosa possono e non possono fare e quali sono i doveri del datore di lavoro, in questo caso il Comune di Trapani. Ebbene, questi lavoratori non mi risulta siano stati inseriti nel documento unico di valutazione dei rischi, obbligatorio in forza della legge sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ed inoltre tale personale deve essere dotato di tutti gli strumenti e gli attrezzi di prevenzione antinfortunistica (dispositivi di protezione individuale: guanti, calzature, mascherine, occhiali, abbigliamento se previsto). Mi risulta che in alcuni casi ciò non sia accaduto. Perché? Allo stesso modo tali lavoratori avrebbero dovuto passare una visita medica di idoneità al lavoro. Non mi risulta siano mai stati visitati per tutto il 2015 e solo qualche settimana fa, solo perché mi sono interessato della vicenda, il Comune ha mandato in visita di controllo quei lavoratori che nel frattempo sono stati richiamati per una proroga del progetto».
Attraverso l’interpellanza, Salone chiede di sapere dal sindaco e dalla giunta «se intendano intervenire per accertare eventuali responsabilità nell’impiego di tali lavoratori al di fuori delle regole prescritte dalla norma».
Copia dell’atto ispettivo è stata inviata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale, all’Ufficio provinciale del lavoro, all’Asp di Trapani, con richiesta di intervento ciascuno per le proprie competenze.

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