Ancora un sequestro, da un milione di euro, alla famiglia di Matteo Messina Denaro

Matteo_Messina_Denaro_ultimo_identikit2_In data odierna sono state ultimate le operazioni di esecuzione del decreto emesso in data 02.03.2016 dal Tribunale di Trapani, sezione Misure di Prevenzione con cui si dispone l’applicazione della misura di prevenzione personale e quella patrimoniale della confisca di un bene immobile, rapporti bancari e società per un valore stimato in atti di circa un milione di euro, a carico dei detenuti GUTTADAURO Filippo e GUTTADAURO Francesco e della GUTTADAURO Maria, rispettivamente cognato e nipoti del latitante MATTEO MESSINA DENARO.

Il provvedimento si inquadra nell’ambito del procedimento di prevenzione attivato su proposta del Questore di Trapani in data 08.07.2013, ai sensi del Decreto Legislativo n. 159/2011 – “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione”, nell’ambito del quale, attraverso indagini eseguite dalla Divisione Anticrimine della Questura di Trapani e dal Nucleo di PT della Guardia di Finanza di Trapani, in ordine ad una peculiare operazione di interposizione fittizia che ha visto i titolari del gruppo imprenditoriale “NICETA” di Palermo ed il relativo asset,  operante tra l’altro nel settore della commercializzazione di abbigliamento, calzature, preziosi e pelletteria, assumere un ruolo strumentale in favore del vertice di “Cosa Nostra” nella Sicilia occidentale, rappresentando occultamente, in provincia di Trapani, gli interessi economici di esponenti di primo piano del mandamento mafioso di Castelvetrano, quali GUTTADAURO Filippo e i di lui figli Francesco e Maria e, pel loro tramite, in contiguità con il noto imprenditore GRIGOLI Giuseppe, il MESSINA DENARO.Polizia-di-Stato

Si tratta, nello specifico, del trasferimento fraudolento di utilità economiche operato da GUTTADAURO Filippo – e dai figli Francesco e Maria – con i citati imprenditori palermitani per l’attribuzione fittizia di società e relativi punti vendita presso il centro commerciale “BELICITTA’”, già del GRIGOLI Giuseppe, come noto soggetto attraverso cui il latitante Matteo MESSINA DENARO controllava la grande distribuzione alimentare in tutta la Sicilia.

Con riferimento agli imprenditori del gruppo imprenditoriale “NICETA” di Palermo si rappresenta come nei confronti del NICETA Massimo, del NICETA Piero e della NICETA Olimpia è stato instaurato analogo procedimento di prevenzione presso il Tribunale di Palermo sezione Misure di Prevenzione.

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