Marsala: furto sventato dai carabinieri. Tre arresti

Domenica scorsa i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Marsala, hanno arrestato in flagranza di reato Andrea Roberto Pellegrino, pregiudicato marsalese di 45 anni, Vincenzo Nizza, pregiudicato marsalese di 26 anni e G. T., 33enne incensurata marsalese. I tre sono ritenuti responsabili in concorso del furto aggravato a un lido di contrada Fossarunza.
Nel corso di un servizio di vigilanza delle contrade del litorale, ritenute, soprattutto in questo periodo, zone particolarmente sensibili, una gazzella ha notato una Lancia Y di colore grigio parcheggiata sulla sabbia, vicino al “Tiburon Beach”. Insospettiti, soprattutto per via del fato che il locale fosse chiuso e le vicine abitazioni vuote, i militari dell’Arma si sono avvicinati al veicolo e hanno notato che dietro, con il cofano aperto, vi era un giovane intento ad armeggiare con qualcosa. L’uomo è stato riconosciuto in Andrea Roberto Pellegrino. Nello stesso istante, dal retro dell’esercizio commerciale è uscita, con un oggetto in mano, un’altra persona, identificata in Vincenzo Nizza, che alla vista dei carabinieri dapprima ha cercato di nascondersi e poi si è dato a precipitosa fuga sulla spiaggia dietro il ristorante. Immediatamente, uno dei due Carabinieri dell’equipaggio lo ha inseguito a piedi, raggiungendolo e bloccandolo dopo circa duecento metri, nel momento in cui l’uomo stava scavalcando un muretto. Mentre i due soggetti fermati sono stati controllati e fatti salire sull’autovettura di servizio, i militari dell’Arma hanno notato che anche una donna, approfittando di quei momenti concitati, cercava di allontanarsi dal retro del locale. Fermata, è stata identificata in T.G.
Con l’aiuto di un’altra pattuglia della Compagnia di Marsala, i soggetti e l’autovettura fermati sono stati perquisiti. All’interno del cofano, sarebbero stati rinvenuti dei macchinari e dei prodotti trafugati dall’esercizio commerciale. Inoltre, vicino all’autovettura, sarebbe stata presente un’altra refurtiva già pronta per essere caricata.
Facendo un sopralluogo nel locale, inoltre, è presentasse la vetrata rotta, mentre all’interno tutto era stato messo a soqquadro e un’altra refurtiva era pronta per essere portata via. Chiamato il proprietario dell’esercizio, il quale ha poi sporto denuncia, i carabinieri gli hanno restituito quanto rinvenuto. I tre soggetti, invece, sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso. Terminate le incombenze di rito, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, Pellegrino e Nizza sono stati ristretti nelle camere di sicurezza di Villa Araba, mentre la donna è stata tradotta presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. All’esito dell’udienza di convalida tenutasi lunedì mattinata, il giudice lilybetano ha avallato l’operato dei militari dell’Arma, applicando a Pellegrino e Nizza la misura cautelare degli arresti domiciliari e scarcerando T.G. poiché incensurata.

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