Novità nel panorama editoriale locale: nasce “L’Insonne”

insonneNella meravigliosa cornice del Palazzo della Vicaria di Trapani, sede del museo d’Arte moderna e contemporanea “La Salerniana”, è stato presentato il bimestrale artistico “L’insonne”, edito dall’associazione culturale “Spazio OniricO”. Un free press che, a scanso di equivoci, non parlerà di arte ma nonostante ciò utilizzerà il suo linguaggio.
“Un progetto editoriale con un orientamento, ma non orientato”, dichiarano i quattro giovani trapanesi che lo hanno fondato, a proprie spese e con l’aiuto di qualche sponsor. L’esigenza dell’insonnia creativa di cercare continuamente nuove mete e obiettivi, spiega la scelta del formato, che ricorda una mappa. Poesia, testo teatrale, prosa, fumetto…una moltitudine di linguaggi espressivi che serviranno da coordinate, con l’obiettivo di contribuire al risveglio culturale del capoluogo. A tal proposito, l’uscita in Primavera del primo numero non è affatto un caso. L’audace redazione non lavorerà da sola: il giornale, infatti, sarà uno spazio aperto all’estro di chi vorrà contribuire ad arricchire le diverse uscite, aventi tutte un tema (per la prima è stata scelta la “libertà”) e una copertina diversa,  affidata di volta in volta a un artista diverso. La prima uscita è stata affidata al pittore e disegnatore trapanese Massimiliano Errera (nella foto). A cambiare sarà anche il colore della carta, scelta per il suo aspetto tattile particolare, ecologica, 100% riciclata e colorata con scarti agro-industriali tra cui agrumi, caffè, kiwi, nocciole e mandorle.aaaaa
“Si sente spesso dire che Trapani non offre nulla. Se prima ad affermazioni e sfoghi di questo tipo non si poteva far altro che annuire, da qualche tempo a questa parte non è più possibile – spiegano i fondatori de L’Insonne, Antonella Vella, Danilo Fodale, Marco Amico e Tony Agueci, rispettivamente direttore responsabile, direttore artistico, vice direttore artistico, direttore grafico –. Negli ultimi anni, infatti, l’offerta culturale della città e dell’intero comprensorio è cresciuta non poco e noi non solo vogliamo essere parte di questo cambiamento, ma vogliamo anche coinvolgere la cittadinanza”.

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