Smantellata organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione | VIDEO

collage arrestiAccuse pesanti per nove persone: sfruttamento della prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti e furti in esercizi commerciali. Una vera e propria organizzazione dedita a queste attività illecite è stata smantellata dai carabinieri di Trapani, nel corso di un’operazione denominata “Sex in the city”. I nove, ritenuti affiliati, sono stati raggiunti da informazione di garanzia. Sono finiti in manette Marcu Petrut Bogdan e Guran Raluca Elena, rispettivamente di 30 e 29 anni, entrambi cittadini rumeni, considerati a capo dell’organizzazione. Altri quattro cittadini romeni, anch’essi raggiunti da un’ordinanza restrittiva, si sono invece resi irreperibili, rientrati da tempo nel proprio paese di origine.
Il blitz dei Carabinieri è scattato nelle prime ore del 1° giugno. Nell’operazione sono stati impegnati più di 40 uomini e le unità cinofile del Comando Provinciale di Palermo. Numerose le perquisizioni eseguite.
Le indagini sono state avviate dopo le numerose segnalazioni di cittadini della frazione ericina di Pizzolungo, per via del continuo via vai dall’abitazione presa in affitto da alcuni degli indagati. L’attività di indagine, svolta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Trapani e coordinata da Andrea Norzi della Procura di Trapani, avrebbe fatto emergere “una assidua attività di prostituzione” all’interno dell’appartamento. Una nota dei militari dell’Arma parla di “giovani donne costrette a vendere il proprio corpo per consentire facili guadagni all’organizzazione”. Guadagni che, secondo le ricostruzioni, venivano poi reinvestiti nella gestione di un night club, attivo fino a pochi mesi fa nel centro storico trapanese e amministrato dagli stessi indagati. “Le attività illegali si svolgevano principalmente all’interno del locale dove le notti erano animate da sesso e droga”, si legge ancora nel documento.

Sarebbe emerso, inoltre, che alcuni appartenenti al gruppo incriminato, avessero il compito di procurare gli alcolici e gli spuntini serviti la sera nel locale, così come gli abiti succinti delle giovani intrattenitrici. Come se li procuravano? Secondo i militari “mettendo a segno numerosi furti nei supermercati e nei negozi di abbigliamento della provincia”. Tutto studiato e organizzato nei minimi dettagli. Per eludere i sistemi antitaccheggio delle attività, infatti, sarebbero state utilizzate borse schermate con vari strati di carta stagnola, dove nascondere quanto rubato dagli scaffali dei market.

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