Lotta allo spaccio di stupefacenti, altri due arresti a Marsala
I carabinieri di Marsala hanno rinvenuto una piantagione di cannabis “afghana” nascosta all’interno di un magazzino. Attraverso appositi accertamenti, i militari sarebbero riusciti a risalire al proprietario e reale utilizzatore dello stabile, A.R. 56enne bolognese trasferitosi da molti anni a Marsala. Tutte le piante erano sistemate in vasi e disposte su file, corredate da un accurato sistema di irrigazione automatico. Delle influorescenze rinvenute su ogni pianta, si è potuto stimare un peso complessivo di oltre 120 chili di marijuana, che in breve tempo sarebbe stata pronta per essere immessa in commercio nelle piazze di spaccio di tutta la provincia. Dopo gli accertamenti svolti, su disposizione della Procura della Repubblica di Marsala, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di San Giuliano in attesa della convalida da svolgersi dinanzi il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala. Lo stesso in data odierna, analizzati gli elementi raccolti e in considerazione della gravità del reato, ha ritenuto valide le motivazioni addotte dai Carabinieri a supporto dell’arresto, convalidando l’atto e disponendo per il soggetto la misura cautelare degli arresti domiciliari presso il suo domicilio marsalese.
Altro importante rinvenimento operato sempre dai militari dell’Aliquota Operativa, di concerto con personale del Nucleo Investigativo di Trapani e sempre dei Cacciatori di Calabria, è avvenuto durante una perquisizione locale svolta presso l’abitazione di A.A.G., 42enne marsalese. Durante il controllo infatti i carabinieri hanno rinvenuto 15 grammi di cocaina, strumenti per la pesatura ed il confezionamento della sostanza nonché oltre 1700 euro in banconote di piccolo taglio, ritenuti dai Carabinieri provento dell’attività di spaccio. Per questi motivi l’uomo è stato condotto presso la Caserma “Villa Araba” dove al termine degli accertamenti è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Su disposizione della Procura di Marsala l’uomo è stato poi tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani in attesa della convalida da celebrarsi dinanzi al GIP.
