Erice: primarie finite, lo scontro politico no. Ruggirello querela Tranchida?

SONY DSCLe primarie del PD per la scelta del candidato sindaco di Erice sono finite, ma lo scontro politico no. E adesso il deputato regionale Paolo Ruggirello, sostenitore del candidato Francesco Todaro, potrebbe querelare il primo cittadino Giacomo Tranchida.

“Apprendo da notizia stampa che l’on.le Ruggirello ha deciso di querelarmi in relazione al confronto politico post primarie ericine – dichiara lo stesso Tranchida –. Tale supposta azione giudiziaria giunge dopo un reiterato provocatorio comportamento assunto dal Ruggirello in mio danno.
L’atteggiamento diffamatorio e provocatorio, arriva immediatamente dopo la sconfitta del di lui candidato Ciccio Todaro sostenuto alle primarie. Addirittura, lo stesso Ruggirello, acciecato dalla sconfitta, nel provocarmi e con ampio risalto mediatico, mi ha fortemente ridicolarizzato financo invitandomi a chiedere scusa, minacciando poi di non sostenere la candidata legittimata dalle primarie. Ma scusa, per ..cosa ? Per aver denunciato notizie di comportamenti inaccettabili – peraltro non smentiti dagli interessati – di chi in campagna elettorale si è accompagnato con soggetti il cui passato giudiziario e’ tutt’altro che limpido, o comunque sulla necessità che i dirigenti politici in primis ben debbono guardarsi attorno? Non ritengo aver offeso alcuno, ancor meno lo stesso Ruggirello, limitandomi a dire fatti e circostanze pervenute a mia conoscenza e valutazioni politiche che di certo non sottaccio per “timore” dell’on.le Ruggirello. Che tali fatti politici approdino in un’aula giudiziaria non potranno che ritrovarmi a confermare quanto a mia conoscenza e di già debitamente reso noto nelle stesse sedi e per debito d’ufficio.
Che poi il Ruggirello cerchi in maniera scorretta e strumentale la via di fuga rispetto all’esito delle primarie che l’hanno visto politicamente quale componente soccombere, credo che la dica lunga sulla serietà e coerenza politica che intende praticare e non solo in seno al PD e comunque la valutazione spetta ai cittadini ericini e non solo, tanto quanto ai dirigenti PD, ad ogni livello”.
“Ribadisco invece, ancora una volta – conclude Tranchida –, che chi si candida alla gestione della cosa pubblica , a qualsiasi livello, non può non documentare – ritengo anche formalmente – non solo con i propri comportamenti in campagna elettorale ma anche con il proprio status, rendendo nota la propria condizione all’opinione pubblica. In tale direzione cito l’esperienza della nostra coalizione che ha certificato la condizione soggettiva ed oggettiva di ogni candidato alle amministrative 2012 anche e rispetto alle verifiche e controlli delle competenti e preposte Autorità di vigilanza e sorveglianza del sistema giudiziario. Continuo ad occuparmi principalmente e mi preoccupo notevolmente dei problemi quotidiani della mia città e dei miei concittadini , ai quali assicuro il mio impegno per evitare che Erice non torni indietro”.

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