La Guardia Costiera di Trapani traccia il bilancio del 1° trimestre 2017

La Guardia Costiera di Trapani traccia il bilancio dell’attività operativa svolta nel corso del 1° trimestre di quest’anno.
In questi primi tre mesi del 2017 il personale della Guardia Costiera trapanese è stato impegnato nella salvaguardia della vita umana in mare, la salvaguardia dell’ambiente e la tutela delle risorse ittiche, ottenendo rilevanti risultati.

guardia-costiera-3Da gennaio a marzo di quest’anno, i verbali amministrativi elevati nelle materie di competenza sono stati 130, per un totale di circa 172 mila euro di sanzioni.
Nell’ambito dell’attività di controllo a tutela delle risorse ittiche lungo l’intera filiera della pesca, sono stati effettuati complessivamente 53 sequestri amministrativi, per un totale di 6.580 chili circa di prodotti privi di tracciabilità e in alcuni casi posti in vendita oltre la data di scadenza.
Inoltre, il personale della Guardia Costiera è stato impegnato nelle attività di soccorso in mare a favore dei migranti. Complessivamente sono sbarcati 2.473 migranti. “Questo periodo è stato caratterizzato dall’intensa attività di vigilanza dei flussi migratori – si legge in una nota – che con sempre maggior frequenza sta interessando le coste siciliane, richiedendo un crescente impegno da parte delle unità navali della Guardia Costiera cui sono demandati i compiti di coordinamento di ricerca e soccorso in mare”.

È proseguito anche il costante monitoraggio dello stato delle coste e del mare “finalizzato ad individuare criticità sotto il profilo ambientale e mirato in particolare alla verifica del sistema fognario e depurativo dei Comuni costieri”. Gli accertamenti si sono svolti ad un livello di ulteriore approfondimento sulla base di apposite deleghe della Procura di Trapani. Gli approfondimenti richiesti dall’Autorità Giudiziaria hanno riguardato in particolare l’accertamento di omissioni o negligenze da parte dei soggetti responsabili e controlli tecnici attinenti alle carenze strutturali e manutentive degli impianti.
“Si è rilevato che permangono criticità nella generalità degli impianti – si legge ancora –, sia sotto il profilo della carente manutenzione ordinaria e straordinaria (consistenti principalmente nella mancanza di programmazione nei lavori di manutenzione e nell’intempestività degli interventi di riparazione, nella carenza di personale negli impianti, nell’assenza di un monitoraggio costante delle condizioni di funzionamento) sia sotto quello strutturale. Permangono e si sono in certi casi aggravate anche le criticità riguardanti le reti fognarie, con scarichi in mare di liquami privi di alcuna depurazione”.
L’attività di Port State Control, da parte del dipendente nucleo, è stata caratterizzata, invece, da un trend negativo che evidenzia l’aumento di navi sub-standard in arrivo nei porti nazionali. Infatti dall’inizio dell’anno sono state tre le navi straniere detenute per deficienze afferenti la sicurezza della navigazione in senso stretto.

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