Lo scontro infinito: Damiano risponde a Girolamo Fazio

Nuova “puntata” dello scontro inifito tra il sindaco di Trapani, Vito Damiano, e Girolamo Fazio. Damiano ha replicato alle accuse dell’ex primo cittadino. Pubblichiamo integralmente il suo intervento.

fazio e damiano“Altrettanto paradossale e ridicolo trovo il comunicato stampa del cittadino Girolamo Fazio ormai avvezzo a ‘sparare’ sentenze di sicuro effetto mediatico, ma prive del benché minimo riscontro oggettivo, infarcite di personali considerazioni e, in quanto tali, irrilevanti sia sotto il profilo amministrativo sia sotto quello fattuale.
Il suo pervicace e ostinato perseverare, prima come consigliere comunale oggi, decaduto dalla carica, come privato cittadino, nell’attacco a testa bassa contro non già l’Amministrazione ma contro la persona, ne delinea l’indole e la levatura.
Informandolo che l’Amministrazione comunale, nella sua più ampia accezione, ha adottato, suo malgrado, un provvedimento necessario e urgente sulla base di valutazioni, esame e analisi dei resoconti prodotti da professionisti del settore, preciso che: falsa, documentalmente falsa e offensiva, non solo nei riguardi dell’Amministrazione, ma anche dell’intera collettività, evidentemente ritenuta bovina, l’affermazione secondo la quale “nei cinque anni precedenti, su tutto il territorio comunale, nulla è stato fatto per la manutenzione ordinaria del verde pubblico”.
Sa bene egli, così come i cittadini, che l’Amministrazione comunale ha operato, con le difficoltà di una dotazione prima di soli sei giardinieri, oggi di tre (causa pensionamento), nella manutenzione del verde pubblico cittadino e delle frazioni con interventi ordinari, magari non ottimali per numero di personale e per scarse risorse finanziarie. Ricorderà il signor Fazio delle sue prime interrogazioni al Sindaco (estate 2012) nelle quali, gli attribuiva la responsabilità delle nefaste conseguenze ad opera del punteruolo rosso su talune palme distribuite sul territorio, in parte già morenti nella primavera precedente (era Fazio). Così come è documentalmente riscontrato il costante, anche nel corso dei cinque anni,intervento con insetticida specifico svolto dai giardinieri nelle prime ore del mattino per salvare le palme superstiti, oggi ancora lì al loro posto. Così come non gli è sfuggita la piantumazione nei giardini della piazza V. Emanuele e Viale Regina Elena, quando si sono trovate le risorse, di venti palme dattifere. E a nessuno sono sfuggiti gli interventi di potatura di siepi, alberi ed altre essenze sia nelle ville comunali, sia nelle scuole, che nei giardini, che nelle vie cittadine e periferiche. E glieli voglio elencare, per sommi capi: via G.B. Fardella; piazza V. Veneto (ove circa un anno fa un’eritrina venne in parte abbattuta dal vento); viale Duca d’Aosta (ove circa un anno fadue eritrine vennero in parte abbattute dal vento); viale Regina Elena; piazza D’Antoni (ang. Via Firenze); viale delle Sirene; significativa potatura delle secolari magnolie all’interno della villa Margherita; via Convento San F.sco di Paola/via dei Cedri; corso Pier Santi Mattarella; via San Bernardino; viale Regione siciliana; via Tenente Alberti; via Salvatore Calvino (ove circa un anno fa un’eritrina venne in parte abbattuta dal vento); piazzaG.G. Ciaccio Montalto (nota al sig. Fazio per avervi egli una sede); via XXX Gennaio; via Avv. Giuseppe Palmeri; Marausa e Marausa Lido, Rilievo, Locogrande, Salinagrande, Palma, ecc.
Quindi mi chiedo: perché, quali motivazioni, quale risentimento, quale astio anima il sig. Fazio quando, falsamente e in modo plateale, dice nulla è stato fatto?
Nulla vuol dire avere trovato le risorse che già dal 2015 ad oggi hanno consentito di affidare a ditta esterna e ad agronomi competenti nel settore il compito di verificare lo stato di salute e, quindi, la stabilità di 717 alberi, dei quali 104 già abbattuti (80 solo sullo scorrimento veloce ove l’accidentale abbattimento di uno di essi, mai controllati, provocò la morte di un operaio) e 39 in corso di abbattimento per la loro grave compromissione?
Vero è che gli ‘…gli alberi …devono essere …controllati e mantenuti in ordine, curati…facendoli …coesistere con l’ambiente urbano creando un arredo irrinunciabile della città.’, ma non dice, il sig. Fazio, dei controlli e delle cure non effettuate durante la sua aurea e gloriosa epopea amministrativa (nella quale potevano ben assumersi dott. agronomi-forestali che oggi sarebbero patrimonio del Comune!) e, che oggi hanno manifestato le nefaste conseguenze richiedendo, ahimé, un intervento estremo e radicale;
Vero è, infatti, che in quel periodo la sua Amministrazione non risulta avere espletato alcun appalto per verifiche e potature, dimostrandosi, invece, prodiga di appalti per nuove piantumazioni.
‘…Stesso discorso per la Biblioteca Fardelliana di cui è meglio non parlare per carità di Patria…’
È bene che se parli, invece, e se ne parli a ragion veduta e con l’intento di risolvere i gravissimi problemi che da troppo tempo, per disinteresse dei competenti organismi istituzionali, l’affliggono, invece di fare illusoria campagna elettorale sui drammi familiari altrui (mi riferisco ai lavoratori dipendenti).
Egli, con linguaggio volgare, mi attribuisce un buco di 4 milioni: gli rammento che, detto un po’ meglio, il disavanzo di 4 milioni nel progetto di bilancio è stato determinato dalla ‘fuga preordinata’ di qualche consigliere che ha fatto venire meno il numero legale nel corso dell’adunanza consiliare.
Ma in tema di buchi, ben sa il sig. Fazio che non sono mai stato a vedere il suo buco, non avendone interesse, ma l’ho sempre accusato di non aver deliberatamente rispettato il patto di stabilità, lasciando, conseguentemente, la nuova amministrazione nell’impossibilità di amministrare serenamente”.

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