Isole Egadi, continua la pulizia di fondali e spiagge. Adesione spontanea di turisti e cittadini

campi spiaggia fondali AMPContinuano, presso l’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, i campi di volontariato ambientale organizzati da Legambiente. Dopo i primi due campi under 18, svoltisi dal 7 al 20 agosto, il 27 di questo mese si è completato il terzo campo, costituito da volontari over 18.
Nell’ultima settimana, dopo la “bonifica” dei fondali della Praia, di Cala Fumere e del seno di Marasolo, è stata effettuata una pulizia dei fondali di Cala Rossa. Dodici volontari, in turni da sei, coordinati dalla biologa Martina Gaglioti, nell’arco di due giornate hanno lavorato dentro e fuori dall’acqua, ripulendo dalla plastica il fondale e la costa della Cala, molto frequentata e quindi soggetta anche all’abbandono di rifiuti. Con il materiale raccolto sono stati riempiti 10 sacchi da 80 litri, recuperati via mare con il gommone dell’AMP.
Successivamente, presso la sede del circolo di Legambiente “Casa Macondo”,si sono svolte attività seminariali con la biologa Monica Russo – la quale ha illustrato ai volontari le attività dell’AMP – e una presentazione sull’inquinamento da plastiche in mare, sempre a cura dello staff AMP. Gli stessi volontari, a turno, ogni pomeriggio hanno supportato le attività del Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine, aiutando lo staff AMP nell’alimentazione degli animali, sotto la guida della responsabile del Centro, la biologa Giorgia Comparetto.
Gli stessi volontari, in seguito, sotto la guida di Clelia De Simone dell’AMP, hanno svolto attività di raccolta sostenibile della posidonia secca accumulata sulle spiagge, secondo la metodologia approntata con il progetto “Medonia”. Il progetto, curato da AMP, la facoltà di Design dell’Università la Sapienza e ENEA, prevede il reimpiego della posidonia spiaggiata, togliendola dalle coste e dando nuovi spazi di sabbia fruibili ai bagnanti, per creare degli arredi balneari ecosostenibili. In particolare, il recupero della posidonia dalle spiagge si è concentrato in località Calamoni, Cala Bianca e San Nicola. La posidonia rimossa, come da protocollo, è stata ripulita dai rifiuti presenti (plastica e mozziconi di sigarette) e riposta negli anfratti rocciosi presenti nella caletta stessa, in modo da mettere in sicurezza l’area rocciosa ai bagnanti.
I turisti hanno apprezzato le attività di pulizia dei fondali e di rimozione della Posidonia, talvolta unendosi spontaneamente ai volontari di Legambiente e allo staff AMP.

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