Marsala, arrestato tunisino per tentato omicidio ai danni di un carrozziere

MannaiaUn 34enne tunisino, Mohamed C’ocri, residente a Petrosino, è stato arrestato dai Carabinieri di Marsala per tentato omicidio. L’indagine, secondo quanto emesso dal Comando Provinciale dei Carabinieri attraverso un comunicato ufficiale, lo scorso 11 luglio, gli stessi militari dell’Arma erano intervenuti in Contrada Santo Padre delle Perriere dove, il proprietario di una carrozzeria era stato aggredito all’interno del proprio esercizio a colpi di mannaia, riportando una profonda ferita al braccio destro. Il motivo: l’ennesimo rifiuto di gonfiare le ruote dello scooter di C’ocri, dovuto ad un malfunzionamento del compressore presente in officina. In un secondo momento, il tunisino è tornato all’interno della carrozzeria per aggredire la vittima, salva solo grazie alla prontezza di riflessi che gli ha consentito di proteggere con il braccio destro il capo, a cui era indirizzato il fendente. Dopo l’episodio, l’aggressore si era dato alla fuga facendo perdere le proprie tracce. I Carabinieri, riuscivano a risalire al 34enne tunisino, già noto alle Forze di Polizia, dando vita ad una vera e propria caccia all’uomo espandendo le ricerche ed è stato rintracciato attraverso un grave incidente che lo stesso C’ocri aveva avuto la mattina del 12 luglio a bordo di uno scooter, nin seguito al quale è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo, dal quale è stato dimesso il 3 agosto. La Procura della Repubblica di Marsala ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei suoi confronti per evitare che l’uomo potesse dare vita ad una ulteriore fuga dall’Ospedale.
I Carabinieri, riuscivano a fermare C’OCRI in uscita dal complesso Villa Sofia di Palermo, avendo firmato le dimissioni volontarie pur contro il parere dei medici, ed a condurlo presso gli uffici di “Villa Araba” dove, terminati gli atti di rito, veniva dichiarato in stato di fermo e, come disposto dalla Procura di Marsala, tradotto presso il carcere San Giuliano di Trapani. All’esito dell’interrogatorio di garanzia effettuato dal Gip, veniva convalidato il fermo ed emessa una misura di custodia cautelare per tentato omicidio.

Tommaso Ardagna

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