Furto alla scuola “G.Pagoto”: arrestati tre giovani in flagranza, denunciato minorenne

media503294Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Trapani hanno tratto in arresto in flagranza di reato i trapanesi Emanuele Burgarella e Giovanni Minì, entrambi classe 1996, oltre a Salvatore Minì, classe 1986. L’accusa è di tutti furto aggravato in concorso. Gli arrestati hanno tutti diversi precedenti di polizia in materia di reati contro il patrimonio.
Il furto, aggravato dalla violenza sulle cose, dal fatto di avere approfittato di circostanze di tempo e di luogo tali da ostacolare la pubblica o privata difesa, nonché dall’avere fatto partecipare alla commissione del delitto un minore, P. S., classe 2001, a sua volta deferito in stato di libertà alla competente Procura per i minorenni di Palermo, è avvenuto nella notte di domenica scorsa. I soggetti si sarebbero introdotti all’interno dell’Istituto Comprensivo statale “G. Pagoto”, a Erice Casa Santa, nella notte a cavallo tra sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre. Mentre gli agenti della Squadra Volante, erano impegnati in un servizio di controllo del territorio mirato al contrasto dei reati contro il patrimonio, sono stati allertati dalla Sala Operativa della Questura, alla quale era pervenuta una telefonata sulla linea di emergenza del 113, che segnalava la presenza di giovani sospetti nei pressi della scuola Pagoto. Immediatamente i poliziotti hanno raggiunto la zona, nei cui pressi hanno intercettato quattro giovani appiedati: uno di loro teneva tra le braccia dei cavi elettrici, destinati al recupero del rame, mentre gli altri tre trascinavano un grosso macchinario edile, ovvero una macchina elettrica per tagliare il ferro. I soggetti, alla vista degli operatori di Polizia hanno abbandonato ogni cosa e si sono dati alla fuga, venendo però rincorsi senza mai esser persi di vista e definitivamente bloccati poco dopo.
In seguito, sono stati tutti identificati e sottoposti a perquisizione personale. In relazione, invece, all’origine del materiale trafugato si è accertato che questo, di proprietà di un’impresa edile, proveniva dal cantiere presente all’interno dell’area recintata ed adibita a cortile esterno della scuola. A conferma di ciò, infatti, nei pressi del cancello dell’istituto Pagoto è stata rinvenuta una catena in ferro munita di catenaccio di sicurezza con una parte divelta e spezzata, nonostante, come accertato, la sera precedente fosse stata lasciata integra in ogni sua parte. Inoltre, il particolare che faceva intuire ai poliziotti l’indubbia provenienza della refurtiva era dato dal fatto che dal cantiere, passando per una strada sterrata, sino al punto esatto in cui i giovani erano stati colti, si notavano chiaramente i segni di trascinamento della grossa cesoia tagliaferro. Alla luce delle prove evidenti, i tre maggiorenni sono stati tratti in arresto e condotti nelle camere di sicurezza della Questura, mentre il minorenne è stato riconsegnato ai genitori, per essere indagato in stato di libertà. Ad esito dell’Udienza, tenutasi ieri mattina, è stato convalidato l’arresto operato dal personale della Squadra Volante e, stante la pericolosità sociale riconosciuta in capo ai tre, è stata applicata nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

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