Marilena Ciotta: “ Meno tasse in agricoltura”

Marilena Ciotta, candidata all’ARS con la lista “Diventerà bellissima”, ha incontrato oggi alcuni tecnici del settore agricolo della provincia, tra cui l’enologo Nicola Genna, il perito agrario Nicola Frazzitta ed altri loro colleghi, per affrontare i problemi dell’agricoltura siciliana.

Gli esperti hanno posto l’accento sul prezzo del grano duro, che ha raggiunti ormai il minimo storico, e sulla concorrenza sleale causata dai prodotti agricoli che giungono in Sicilia dal nord Africa e dai Paesi dell’Unione Europea, dagli ortaggi ai limoni, per non parlare dell’olio d’oliva, di scarsa qualità, che arriva dalla Tunisia che verrebbe spacciato per “olio extra vergine di oliva” . Si è parlato inoltre dei danni provocati alle colture a causa degli eventi climatici, come ad esempio la siccità. L’attenzione si è inoltre concentrata sulla burocrazia “sempre più farraginosa e complicata, che non agevola le grandi e piccole aziende agricole e che rappresenta un grande peso nell’economia isolana”; e sulle difficoltà di accesso al credito per i giovani che vogliono intraprendere il mestiere di imprenditore agricolo, che nonostante tutto oggi rappresenta uno dei pochi settori in crescita. I tecnici del settore agricolo hanno inoltre evidenziato la paralisi dei Piani di sviluppo rurale, ritenendoli strumenti di sostegno inadeguati o farraginosi, ed i ritardi da parte di Agea per il pagamento dei contributi alle aziende agricole. Altra piaga che affligge il settore è rappresentata dai costi di gestione delle produzioni, così alti da rendere difficile giungere al prodotto finito, e dal divario tra il guadagno dell’agricoltore e d il prezzo a cui il prodotto viene venduto sul mercato ( esempio: 1kg di pane costa € 2,00 e il frumento pochi centesimi al kg).

“Occorre tutelare la filiera produttiva siciliana e favorire gli sbocchi sul mercato locale, nazionale ed internazionale facendo leva sulla qualità delle nostre produzioni- ha dichiarato la candidata Marilena Ciotta-. Gli agricoltori sono infatti del tutto soffocati dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri e da una pressione fiscale che non ha eguali in Europa. L’agricoltura siciliana sta subendo gli effetti della globalizzazione dell’economia e le politiche dell’Unione Europea, da tempo, penalizzano le agricolture mediterranee. Bisognerebbe inoltre- ha aggiunto Ciotta- dare la possibilità anche alle piccole aziende, non solo a quelle grandi, di partecipare ai bandi pubblici per la riqualificazione delle imprese e valorizzazione dei prodotti e utilizzare tutti i fondi messi a disposizione dall’Europa. “Da parlamentare regionale- ha evidenziato la candidata all’Ars- mi adopererò per essere portavoce delle esigenze e delle necessità sia delle varie aziende agricole che del singolo agricoltore. Più informazione e accessibilità ai bandi pubblici, snellendo l’iter di partecipazione agli stessi. Normative più  restrittive per l’introduzione dei prodotti esteri a danno di quelli locali. Maggiori fondi per il sostegno dell’alimentazione biologica della nostra terra e nuovi bandi per il comparto agroalimentare. Nuove normative per equiparare i costi di gestione sulla produzione, sia quelli del produttore che del consumatore, riducendo le tasse dei comparti agricoli.
Sollecitare il pagamento dei contributi delle aziende agricole, spesso costrette a lunghe attese-
ha concluso Marilena Ciotta – mi impegnerò per sostenete e promuovere con forza i nostri prodotti della filiera agroalimentare, conosciuti in tutto il mercato europeo e mondiale, puntando sulla loro pubblicizzazione e commercializzazione, rispetto al prodotto estero, sia per la qualità del prodotto in se stesso, che per i benefici sulla salute di tutte le famiglie siciliane e non solo”.

 

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