“Trapani riparte” pronta ad amministrare la città

Avv. Vito GalluffoTra coloro che si stanno proponendo per dare un futuro amministrativo credibile alla Città di Trapani, c’è anche “Trapani riparte”. Un team di cittadini “portatori delle ansie e delle aspettative di una comunità che si ritiene abbandonata ad un triste logoramento, sta lavorando ormai da mesi ad un ambizioso progetto che prendendo lo spunto dagli ormai classici problemi del territorio, ne guarda la soluzione attraverso la costituzione di gruppi tematici di lavoro guidati, caso per caso, da qualificati quanto competenti soggetti”. “Stiamo affrontando così, organicamente – rileva il responsabile per la comunicazione Roal Lilli Vento – le problematiche che al territorio derivano dalle difficoltà che oggi travagliano Aeroporto, Porto, Ferrovia, Raccolta differenziata, Università, Cultura, Sport … Finanza; momenti che ci rassegnano un degrado che giorno dopo giorno rischia di raggiungere il fatidico punto di non ritorno. Ma da oggi bisogna anche cominciare a fare i conti con il forte “messaggio” che ci viene dalla richiesta di costituzione del nuovo comune di Misiliscemi, per cui la Regione ha decretato lo svolgimento di un referendum che dia voce ai cittadini. Al di là di ciò che potrà essere il risultato referendario, c’è tuttavia una ineludibile verità: questa parte del territorio che chiede a voce alta lo “scorporo” dalla casa madre, vive da sempre il problema dell’inesistenza di una rete fognaria e della rete del gas; vive la fatiscenza della rete idrica, del decoro urbano e della cattiva gestione dei collegamenti. Bene, quelli citati sono solo alcuni problemi che da questo momento debbono prepotentemente aggiungersi nell’agenda politica di chi, partiti o progetti civici, hanno a cuore l’esigenza dell’integrità territoriale, ma al tempo stesso il dovere di guardare con massimo rispetto a quanti si sono trovati “costretti” a rivendicare questa autonomia. Così come l’agenda dovrà occuparsi anche dell’atavico e quindi irrisolto problema del degrado in cui sono abbandonati numerosi quartieri. In ordine al nostro movimento – continua Vento –  ormai è noto che punto di riferimento di “Trapani riparte” è anche il noto penalista trapanese Vito Galluffo. Bene, nessuna smentita; lui e tanti altri amici imprenditori e liberi professionisti hanno dato la loro disponibilità a far parte di un progetto di ampio respiro che guarda a restituire alla città di Trapani la perduta “dignità”. Ma è giusto che si sappia che tutti, me compreso, si è consapevoli di essere pronti, con genuino spirito di servizio, a far da leader o da semplici gregari, nell’esclusivo interesse del territorio”.

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