Aeroporto, sindaci ed associazioni invitano alla mobilitazione

Birgi_Airport_(2)C’è fermento in città, ma anche nei comuni vicini a Trapani, affinché il maggior numero di persone possibili partecipi, domani pomeriggio, alla manifestazione di protesta organizzata per chiedere il rilancio dell’aeroporto di Trapani. Sui telefoni cellulari e sui social si moltiplicano gli inviti alla mobilitazione. Anche il sindaco di Erice, Daniela Toscano, ha voluto fare un appello per “invitare non solo gli operatori commerciali, ma l’intera cittadinanza ericina, a partecipare in massa alla manifestazione per sostenere ogni possibile iniziativa per salvare la prossima stagione turistica estiva messa seriamente a rischio dai fatti di queste settimane che hanno messo in ginocchio lo scalo aeroportuale trapanese di Birgi”.

“Il Comune di Erice, insieme agli altri Sindaci del territorio – continua Toscano – nel frattempo, non sta facendo mancare il proprio sostegno nell’ambito del distretto turistico, coordinato dal sindaco di Favignana, Peppe Pagoto, per pianificare ulteriori azioni concrete in tale direzione”.

Anche l’Osservatorio per la Legalità, annuncia che parteciperà ed invita “la cittadinanza a partecipare alla manifestazione organizzata dal Comitato per il Monitoraggio e la Salvaguardia dell’Aeroporto di Trapani che si terrà domani a partire dalle 17 di fronte la Prefettura, “per esprimere l’evidente e diffuso dissenso verso una classe politica che, ai danni della collettività, ha segnato le sorti turistiche e lavorative del settore e del relativo indotto della città di Trapani e della sua Provincia”.

“Più che indicare vessilli e simboli di partito – rileva Vincenzo Maltese – presidente dell’Osservatorio per la legalità – vogliamo solamente invitare i cittadini all’unità, le istituzioni ad una immediata soluzione quale potrebbe esser il reimpiego delle somme bloccate da reinvestire sul territorio per salvare la summer 2018, al fine di scongiurare l’ennesima crisi lavorativa, sociale ed economica di un territorio oggetto di problematiche ed emergenze che trovano la loro ragion d’essere ed origine non certo negli ultimi mesi ma, al contrario, nell’abuso della politica delle “deroghe” e dei rinvii di questioni che avrebbero potuto e dovuto essere oggetto di una pronta e lesta risoluzione. Per questo – conclude l’avvovato Maltese – ho inviato una nota al presidente Nello Musumeci e all’Assessore all’economia Gaetano Armao, per chiedere un atto urgente quale il reimpiego dei 2.500.000 euro”.

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