Erosione spiagge, ad Erice chiesta seduta straordinaria del Consiglio

pulizia_spiaggiaI consiglieri comunali di Erice, Giuseppe Vassallo, Giuseppe Spagnolo, Simona Mannina, Maria Pia Angileri, Vincenzo Giuseppe Di Marco, Francesca Miceli, hanno chiesto la convocazione in seduta straordinaria aperta del Consiglio Comunale.

Tale richiesta trae origine dalla necessità di arrestare il continuo fenomeno dell’erosione delle spiagge che affligge sia il litorale che si affaccia sul nostro comune che su quello trapanese. “Basti pensare – si legge nella richiesta di convocazione del Consiglio – che negli ultimi 50 anni le spiagge di Trapani ed Erice si sono arretrate di ben 30 metri; in particolare è stato calcolato che nella spiaggia di Erice la sabbia in appena un anno, 2016/2017, si è arretrata di ben 6 metri (da 45 metri a 39 metri). Tale fenomeno non è da sottovalutare posto che l’erosione delle spiagge genera criticità ambientali, problemi di sicurezza e perdite economiche delle attività produttive che insistono in loco e limitrofe. I litorali sono una risorsa fondamentale, in Italia in genere un ettaro di spiaggia produce un valore economico di circa 3.000.000 euro. La difesa del territorio è intesa anche come risorsa per il turismo. Nel nostro territorio fino a 50 anni fa il problema dell’erosione delle spiagge non veniva preso in considerazione dalle amministrazioni vista l’esistenza in natura delle dune fossili aventi lo scopo di bloccare i sedimenti sabbiosi portati via dai venti nella stagione invernale; di contro, nella stagione estiva tali sedimenti venivano riportati, attraverso il vento di scirocco, sulla spiaggia. Solo che questo meccanismo di equilibrio naturale veniva incolpevolmente distrutto dall’agire umano che per costruire strade, case, e altri edifici, sulle rocce calcarenitiche  causava la distruzione delle dune fossili. Le nostre spiagge vanno arretrando ogni giorno e non certo, come già ampiamente spiegato, per i soli cambiamenti climatici. Il fenomeno in questione se non tempestivamente bloccato dalle amministrazioni di Erice e Trapani comporterà la totale eliminazione delle nostre spiagge, incidendo negativamente sulla fonte primaria su cui si basa l’economia del nostro territorio, ossia il turismo!!! In tal senso non si ha timore di incorrere in errore alcuno o in esagerazione nel definire i granuli sabbiosi come “i chicchi d’oro del nostro turismo”.

La questione è stata affrontata dai consiglieri ericini che hanno chiesto la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio, con il professor Francesco Torre, geoarcheologo trapanese, che – rilevano i consiglieri – “ha condotto un meticoloso studio, sin da quando insegnava geomorfologia marina presso l’università di Bologna. Lavoro che prende spunto dallo studio condotto dalle equipe nazionale di geografia fisica e geomorfologica del CNR, di cui faceva parte, alla fine degli anni “90. Tale studio ha portato all’elaborazione di un progetto testato scientificamente su altri litorali con molteplici obiettivi quali la prevenzione dell’erosione delle spiagge e la ricostituzione della porzione di spiaggia mancante attraverso il cosiddetto rinascimento”. Trattandosi di un fenomeno non localizzato al solo territorio ericino, ma anche a quello trapanese, viene chiesto al Presidente del Consiglio di estendere l’invito, oltre che al professore Torre (che ampiamente illustrerà il progetto), ai titolari delle attività produttive che insistono nel territorio ericino e trapanese, al Commissario straordinario del Comune di Trapani, al sindaco del comune di Marsala, quale coordinatore dell’Autorità Urbana per l’attuazione di “Azioni Integrate per lo Sviluppo Urbano Sostenibile”, al Presidente della Regione Siciliana e ad altri rappresentanti delle istituzioni locali coinvolte dalla questione.

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