Giacomo Tranchida si candida a sindaco di Trapani

tranchida (3)Dopo poco più di 15 giorni il Presidente del consiglio comunale di Erice Giacomo Tranchida torna a parlare delle elezioni amministrative a Trapani. Una lunga nota con la quale chiarisce la sua posizione.

“Il 4 marzo mi sono permesso (vedasi documento***** a seguire), in punta di piedi, e prima ancora dell’apertura delle urne politiche per evitare strumentalizzazioni, di prospettare un percorso per far uscire la città di Trapani dal pantano noto. Quello che più mi preoccupa, oltre i disservizi e i danni socio-economici palpabili, lo sgomento e la paura dei trapanesi, quasi prossimi alla rassegnata disperazione.

La Trapani che ho conosciuto e che ho in mente non lo merita, anche a beneficio del variegato ma sistemico complesso territoriale di primo riferimento. E per quanto possibile, intendendo fare la mia parte non stando certo alla finestra, ho ricercato convergenze e profili unitari di candidature al netto delle osteggiate primarie.

Di queste settimane, invero, molti cittadini trapanesi hanno insistito nel dirmi di non indugiare oltre e di metterci personalmente la faccia, associazioni e movimenti politici m’invitano a “sciogliere la riserva” su una mia possibile candidatura, la stampa quasi mi accusa di fare il “prezioso”, nel mentre, taluni soggetti politici, che da un lato si adoperano nel proporre alleanze universali, di contro si riscoprono artigiani d’immotivato astio nei confronti di qualcuno, ostinatamente intenti nel costruire muri al confronto delle idee e delle plurali e libere sensibilità.

Il candidato non scelto dalle comunarie (..mai tenutesi!) dei 5 stelle, s’interroga financo sulla mia “pensione” da Sindaco, evidentemente riferendosi alle mie pregresse (queste si volute, votate e riconfermate dai CITTADINI ) esperienze su Erice e prima Valderice.

Insomma, a me pare che taluni cerchino spasmodicamente qualcuno da abbattere, mentre il mio auspicio ero quello di poter dare una mano e stimolare una ri-costruzione.

Trapani ha bisogno di Serenità e dell’energia collegiale delle migliori forze culturali e cittadine per rimettersi in moto, di costruire ponti verso il futuro valorizzando la sua centralità culturale e dunque socio-economica nello scenario euromediterraneo.

Trapani deve dare Speranza e dire con forza alle sue giovani e migliori intelligenze (trentenni/quarantenni) di non andare via, agli “ultimi” nei quartieri o alle periferie e frazioni più estreme (al netto della sovrana autodeterminazione), che diventeranno centralità programmatica per fare una Città Grande, che miri alla crescita verticale delle opportunità e dunque quali-quantitativa dei servizi che funzionino meglio al pari creando prospettive di sviluppo e dunque occasioni socio-occupazionali rispetto alle difficili sfide del mercato globale e di una generale crisi mai sconfitta.

Questa stagione di funerea “passione” deve cambiare verso.

E’ tempo di Cambia-Menti ed è tempo che i trapanesi si riapproprino della propria città e prendano per mano il loro futuro, mettendoci la faccia, la testa e il cuore. E’ tempo di provar a cambiare pagina e non solo delegare. SI, trattasi anche d’espresso invito ai trapanesi nel candidarsi nelle “nostre” liste liste civiche a servizio di Trapani, il 1’ vero partito a cui iscriversi, la 1’ squadra per cui tifare evitando ulteriori retrocessioni. Ecco perché ho deciso di prospettare la mia personale disponibilità ai cittadini trapanesi, intanto candidandomi alle primarie Sindaco cittadine che condividano tali presupposti, ipotizzando uno scenario largo e fatto di inclusioni plurali, al netto dell’ammonire (e poi inevitabilmente metter fuori campo) quanti abbiano in animo di giocar in maniera sporca e fuori dalle regole etiche e morali che allontanano i cittadini dalle istituzioni democratiche e rappresentative. Giovedì 22 marzo alle 19, al Comitato di Via Marconi 38 Trapani, incontrerò amici e sostenitori presentando il mio manifesto / appello, intanto al voto per le primarie cittadine, ipotizzando la data del 15 Aprile.

Auspico che i tanti candidati a Sindaco presenti in campo, forti delle proprie liste già dichiarate a proprio sostegno accettino le primarie cittadine, potendo ben contare sull’avvio immediato della campagna elettorale.

Accetterò il preventivo responso dei cittadini e con lealtà sosterrò il candidato Sindaco che i trapanesi decideranno.

È tempo e vento di Primavera & Cambia-Menti 🏃🏃🏃”

21 marzo 2018  Giacomo Tranchida

 

(*****)

“🏃🏃🏃 Cambia-Menti per Trapani che Vogliamo

…qualcuno dirà che sono di Valderice, che attualmente faccio il Presidente del Consiglio comunale a Erice, pertanto, non ho titolo a metter naso nelle cose della città capoluogo

…qualcun altro aggiungerà che se dopo Valderice e Erice ..non faccio ancora il Sindaco, non dormirei la notte nel non poter più ricoprire un ruolo di prestigio politico-istituzionale

…altri, da dopo le regionali, ancor più pesantemente stigmatizzeranno la mia ostinazione nell’aver prodotto ricorso al TAR (invocando ..semplicemente, l’applicazione anche in Sicilia della legge Severino) cui potrebbe seguire quella al CGA

-> fra costoro, ci sono “addetti ai lavori”, avversari politici noti e meno …ma ci può stare.

…pochi altri sono nemici politici giurati (compreso qualche dirigente del PD) a cui la mia “libertà” culturale, non omologabile alla logica dei padrini & padroni (locale e non), non è andata mai a genio …ebbene, mi dispiace solo dover continuare a deludere costoro

..e poi, ma innanzitutto, ci stanno moltissimi cittadini trapanesi, persone normali, gente comune, ambienti sociali e professionali diversi, tanti trapanesi oserei dire, senza supponenza …e credo ben oltre quanti mi hanno tributato consenso e fiducia alle elezioni regionali, che sin dal giorno dopo le elezioni regionali mi dicono di dare una mano a Trapani, di scendere in campo e metterci la faccia.

Sarà forse ..solo curioso (oltre che gratificante, non lo nascondo) che oggi tanti cittadini trapanesi doc pensino a un “extra comunitario ..valdericino” alla guida della loro città? Può essere che i trapanesi si sentano delusi, amareggiati, forse anche offesi nell’orgoglio cittadino …scoprendosi cittadini contribuenti non di Trapani capoluogo, ma di una città ormai quasi alla deriva, fanalino di coda – purtroppo – della provincia intera?!

Ecco, questa è la domanda che a mio avviso dovrebbero porsi le forze politiche e i loro dirigenti locali, al netto degli scontri (e relative ragioni/opinioni) anche aspri del passato, ancor più recentemente alimentati dalle vicende di cronaca giudiziaria note.

-> Rispetto a tanto e alla palpabile necessità di restituire Serenità e ridare Speranza ad una Comunità sempre più afflitta, è immaginabile che i “protagonisti” e le relative forze politiche mettano oggi da parte l’espressione rappresentativa e il simbolo di appartenenza, offrendo invece le loro idee, progettualità e contributi di esperienza a servizio del 1’ partito della città: Trapani! …??

“Rispondo” a tutti, senza presunzione ma con il cuore in mano, così come ho cercato di fare in questi 3 mesi incontrando e invitando a riflettere diversi rappresentanti politici, delle associazioni e del civismo trapanese, rispondendo a imprenditori, commercianti, professionisti e cittadini comuni: occorre avere un grande coraggio, quello di affrontare una stagione (ormai matura) di cambia-menti e, pertanto, ripartire da un cantiere politico socio-culturale che s’intesti un progetto civico plurale di rinascita per la città di Trapani. Un progetto culturale, prima ancora che politico, che richiami le donne e gli uomini di buona volontà, prima ancora che nel delegare, nel mettersi in discussione mettendoci anche la faccia, senza girarsi indietro nel chiedere al compagno di viaggio da dove vieni ma, tirando su maniche di camicia, ponendosi l’obiettivo di condividere insieme la fatica del viaggio da intraprendersi per far ripartire Trapani.

Pps ..per gli addetti ai lavori, i curiosi e quanti smaliziati e giornalisti a caccia di notizie, vogliono chiedermi cosa farei davanti a tale auspicabile scenario, rispondo intanto di aver già promesso di dare una mano ..e continuo da cittadino “semplice” a farlo, insieme ad altri, anche in silenzio stampa: per far tornare a volare Trapani dall’aeroporto di Birgi, per far riaprire il teatro Tito Marrone, per migliorare i servizi di collegamento e trasporti, per i nuovi servizi ecologici e ambientali. Lo devo intanto ai trapanesi che mi hanno tributato grande fiducia ma anche a quanti cittadini e imprenditori incontro ogni giorno senza stare a chiedermi per chi hanno votato. Non mi rassegno di certo alla morte lenta del nostro territorio e/o all’asfissia delle nostre città, ancor meno alle logiche politiche romano-palermocentriche che sembra vogliano solo i voti dalla nostra gente noncuranti degli interessi vitali delle nostre comunità che, legittimamente, ne pretendono la difesa anche con propri rappresentanti.

In buona sostanza e senza stare a fare il “prezioso”, sinceramente non mi ritengo indispensabile, ne debbo ritagliarmi per forza di cose il ruolo di centravanti, ma se la plurale squadra che auspico mette in campo tutte le sue migliori energie, indossando però la sola maglietta del Trapani, potrei benissimo provare a rendermi utile. La panchina in ogni caso non mi spaventerebbe, l’importante è il gioco di squadra e dunque vincere il campionato per far tornare Trapani ..in serie A!”

4 marzo 2018   Giacomo Tranchida

 

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