Al Museo “Pepoli” una mostra di acqueforti di Piranesi

Piranesi_1Sarà inaugurata domani pomeriggio, al Museo Pepoli di Trapani, una mostra di opere di Giovan Battista Piranesi. Si tratta di 19 pregevoli acqueforti realizzate da Piranesi, acquisite al patrimonio della Biblioteca Fardelliana nel 1904 su donazione di Nunzio Nasi.

L’inaugurazione della mostra “Piranesi e il suo tempo”, sarà, preceduta, domani alle 16, da un convegno, ospitato nella sala al primo piano del museo “Pepoli”. Dopo i saluti del commissario straordinario del Comune, Francesco Messineo, e del prefetto di Trapani, Darco Pellos, interverranno Luigi Biondo, direttore del Polo regionale di Trapani e Marsala per i siti culturali “Parco archeologico Lilybeo” e Museo “Pepoli”; Maria Concetta Di Natale, professoressa ordinaria di Museologia e direttrice del Dipartimento Culture e Società dell’Università degli Studi di Palermo; Maurizio Vitella, professore associato di Storia dell’Arte moderna presso l’Università di Palermo, sul tema “Piranesi e la sua fortuna”; Pierfrancesco Palazzotto, professore associato di Museologia e Critica artistica e del Restauro presso l’Università degli Studi di Palermo, sul tema “Piranesi e Marvuglia: tangenze e analogie culturali  nella Roma di metà ‘700”; Margherita Giacalone, direttrice della “Biblioteca “Fardelliana”, su “Piranesi, Vasi e l’arte incisoria”; Gaetano Bongiovanni, storico dell’Arte presso la Soprintendenza per i Beni culturali di Palermo, su “Nunzio Nasi e il suo tempo: note fra cultura figurativa e committenze d’arte”; Daniela Scandariato, storica dell’Arte presso il Museo “Pepoli”, su “Estetica del rovinismo nei dipinti del Museo Pepoli: da Gennaro Greco e Leonardo Coccorante”.

Piranesi_mostra_locandina (1)La mostra sarà visitabile negli orari e nelle giornate di apertura del Museo regionale “Agostino Pepoli”, dal martedì al sabato, dalle ore 9 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17); domenica dalle ore 9 alle 12.30 (ultimo ingresso ore 12), fino al prossimo 30 giugno.

Si tratta di un’operazione culturale che si rinnova a distanza di ben 22 anni dall’ultima volta in cui è stato possibile, per un ampio numero di visitatori, ammirare tali opere che fanno parte di una raccolta di venti volumi. Nel 1996, infatti, fu realizzata una mostra a Palazzo Milo, sede della Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani. L’allestimento intende valorizzare e far conoscere al grande pubblico la pregevole raccolta di acqueforti dell’artista veneziano Giovan Battista Piranesi raffiguranti le Antichità romane dell’età repubblicana e del periodo imperiale, le Vedute di Roma, le Carceri, i Capricci, la serie dedicata ai templi di Paestum e altro ancora.

Nella mostra ospitata al Museo “Pepoli”, alle incisioni piranesiane saranno affiancate una serie di opere, tra pittura, scultura e arti decorative, che riprendono il tema della raffigurazione delle rovine classiche e del “capriccio” che venne sviluppato nel corso del XVIII secolo, e in parte anche in quello successivo, in Italia.

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