Blitz al porto peschereccio di Trapani, sequestrati 110 chili di pesce

1.jpgBlitz al porto peschereccio di Trapani alle prime luci dell’alba da parte dei militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera che hanno svolto un’altra azione di repressione sulla commercializzazione illegale di prodotti ittici, effettuando un sequestro di circa 100 chili di pescato privo di tracciabilità nonché 2 cassette di novellame di sarda (comunemente noto come “bianchetto“) del peso complessivo di circa 10 chili pronto per essere immesso sul mercato clandestino.

Nello specifico, nel corso dell’operazione è stato intercettato su strada un furgone frigo proveniente da Mazara del Vallo con a bordo circa 100 chili (in cassette) di prodotto ittico (Zerri – Centracanthus cirrus) senza nessun documento che ne attestasse la tracciabilità. Successivamente è stato effettuato un intervento presso il porto peschereccio di Trapani (piazza scala d’alaggio) dove, alla vista dei militari, alcuni ambulanti abusivi intenti alla vendita illegale di “bianchetto” sono scappati abbandonando, prima della fuga, 2 cassette di “bianchetto” per un peso complessivo di 10 chili.

Complessivamente il bilancio dell’attività è di circa 110 chili di prodotto ittico sequestrato, sanzioni per un ammontare di 9.500 euro e una segnalazione all’Autorità Giudiziaria.

L’operazione s’inquadra tra le attività disposte dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera a favore della tutela del mare, per scoraggiare sia comportamenti contra legem che nei confronti di chi pratica la pesca di novellame che costituisce un’importante anello della catena alimentare marina, in quanto favorisce la crescita di altre specie cosiddette pelagiche (di profondità e di più grosse dimensioni).

Il pescato, sottoposto a sequestro amministrativo, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal Medico Veterinario di Turno presso il Dipartimento Veterinario dell’Asp di Trapani, che né ha attestato il grado di freschezza è stato devoluto in beneficenza e consegnato a centri caritatevoli operanti nell’ambito della Diocesi di Trapani, mentre il prodotto sottoposto a sequestro penale non essendo idoneo al consumo umano sarà destinato alla distruzione previo nulla osta dell’Autorità Giudiziaria e successiva emissione di Ordinanza da parte del Commissario Straordinario del Comune di Trapani.

L’attività di repressione posta in essere dalla Guardia Costiera contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici proseguirà anche nei prossimi giorni “per garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori”.

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