Guardia di Finanza, anche il Comando provinciale festeggia il 244° anniversario della fondazione

19759_foto-comunicato-stampaIn occasione della celebrazione del 244° anniversario della fondazione del Corpo, svoltasi, come negli scorsi ultimi anni, con cerimonia a carattere esclusivamente “interno”, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani – Colonnello Pasquale Pilerci – ha consegnato ricompense di ordine morale ai militari in forza ai diversi Reparti del Comando Provinciale distintisi in brillanti operazioni di servizio concluse nell’ultimo anno.

La ricorrenza costituisce, altresì, un’importante occasione per illustrare l’attività condotta, nell’ultimo anno e mezzo, dai Reparti del Corpo nella provincia di Trapani, prioritariamente nell’azione di contrasto: all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali; agli illeciti nel settore della tutela della spesa pubblica; alla criminalità organizzata ed economico-finanziaria.

Contro l’evasione e le frodi fiscali, anche di tipo organizzato, sono state concluse 77 indagini di polizia giudiziaria, cui si aggiungono oltre 750 fra verifiche, controlli ed altri interventi avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Denunciati 96 soggetti per reati fiscali, principalmente costituiti dagli illeciti più gravi, ovvero emissione di fatture false, omessa dichiarazione e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, a testimonianza dell’impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi e articolati. Nei confronti dei responsabili delle frodi fiscali scoperte negli ultimi 18 mesi sono state complessivamente avanzate proposte di sequestro di disponibilità finanziarie e patrimoniali per circa 45 milioni di euro.

Sono state nel complesso scoperte 92 persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali). Tra essi anche i due coniugi che gestivano presso la propria abitazione privata, a Nubia del Comune di Paceco, una casa di riposo per anziani totalmente abusiva, in quanto priva di qualsiasi abilitazione comunale e sanitaria. I due sono stati arrestati da militari del dipendente Gruppo di Trapani nello scorso mese di marzo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, perché le indagini condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica di Trapani hanno permesso di accertare sistematici maltrattamenti a danno degli anziani ospiti, i quali venivano vessati con continue violenze di
natura verbale, fisica e psicologica. L’immobile è stato sottoposto a sequestro preventivo e nei confronti degli indagati sono state avviate  approfondite investigazioni finalizzate a ricostruire e sottoporre a tassazione i proventi illeciti dagli stessi indebitamente conseguiti negli anni mediante l’attività abusiva in rassegna.

Per quanto concerne il “lavoro sommerso”, nel periodo di riferimento sono stati complessivamente verbalizzati 103 datori di lavoro per aver impiegato 232 lavoratori in “nero” o “irregolari”. In particolare, nel periodo compreso tra i mesi di settembre e novembre del 2017, nell’ambito di un piano coordinato di controlli in materia di lavoro agricolo ed orientati soprattutto nello specifico settore della raccolta delle olive, connotato da particolare sensibilità in ragione dell’impiego di centinaia di lavoratori stagionali di origine africana, 13 aziende agricole sono state sottoposte a controllo dai finanzieri delle Tenenze di Castelvetrano e Mazara del Vallo, i quali hanno scoperto 34 lavoratori “in nero” ovvero impiegati in totale violazione dei contratti collettivi nazionali. All’esito di tali controlli, sono state comminate sanzioni per oltre 60.000 euro. I lavoratori, infatti, anche se regolarmente assunti, venivano pagati 4 euro “a cassetta”, contenitore che “i più prestanti” riuscivano a riempire in circa quaranta minuti.
Proprio a Campobello di Mazara, in particolare, due imprenditori sono stati segnalati alla Procura di Marsala per violazione dell’art. 603 bis del codice penale avendo questi retribuito 15 braccianti stranieri con salari irrisori e in completa difformità a quanto previsto dai contratti collettivi nazionali. E’ di Castelvetrano, invece, l’imprenditore che ha costituito una società ad hoc con la quale ha “reclutato” oltre 40 lavoratori agricoli, per lo più stranieri, per poi “sub-affittarli” ad aziende terze, con l’unica finalità di guadagnare un euro su ogni chilogrammo di olive raccolte dai braccianti.

Nel settore delle accise, i 98 interventi conclusi dal Corpo nella provincia di Trapani hanno portato al sequestro di 2.200 chili di prodotti energetici oggetto di frode. A questi si aggiunge un consumato in frode pari a oltre 55.000 chili.

Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 28 interventi, tra controlli amministrativi e indagini di polizia giudiziaria delegate  dall’Autorità Giudiziaria.

Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo riversa le proprie migliori risorse, è la corruzione, settore nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione, 33 persone. Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di oltre 2,2 milioni di euro su un totale di gare sottoposte a controllo per un valore complessivo pari a 4,3 milioni di euro. Nell’ambito degli accertamenti svolti per verificare sprechi o irregolari gestioni di fondi pubblici, nell’ultimo anno e mezzo i Reparti dipendenti di questo Comando Provinciale hanno individuato 61 persone, responsabili di un danno erariale da oltre 57 milioni di euro. Al riguardo, degna di menzione è l’operazione convenzionalmente denominata “Dirty Training”, culminata nei sequestri
ed arresti eseguiti lo scorso anno da militari del dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trapani in materia di frodi per  l’ottenimento di erogazioni pubbliche nel settore della formazione professionale, con riferimento alla nota associazione ANFE, a cui carico
è stata accertata l’indebita percezione di contributi pubblici per oltre 54 milioni di euro (di cui 33 a carico del bilancio della Regione Siciliana e 21 dell’Unione Europea). Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a 2,1 milioni di euro, mentre si attestano a oltre 850 mila euro quelle nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 128, con l’esecuzione di 53 interventi a tutela pei principali flussi di spesa pubblica. Proseguendo in ambito sanitario, nell’ambito di 219 interventi volti a verificare la sussistenza dei requisiti di legge previsti per l’erogazione di prestazioni sociali agevolate e l’esenzione dal ticket sanitario, sono state segnalate
amministrativamente circa 200 persone mentre 25 soggetti sono stati denunciati alle competenti Autorità Giudiziarie. In particolare, nel
mese di ottobre del 2017, militari della dipendente Tenenza di Castelvetrano, sulla scorta dell’esito di preliminari accertamenti conoscitivi svolti presso l’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani – distretto di Castelvetrano –, hanno concluso un’attività volta al contrasto delle indebite esenzioni dal pagamento dei c.d. “ticket sanitari” con particolare riguardo alle prestazioni erogate a cittadini apparentemente in possesso di limitate capacità reddituali. L’attività investigativa in argomento ha consentito di:  individuare e segnalare amministrativamente n. 188 persone fisiche per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato;  individuare esenzioni non spettanti per un importo complessivo pari ad euro 46.188,50;  comminare sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari ad euro 138.565,50.

Le indagini patrimoniali contro le mafie, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca di beni mobili e immobili, aziende, nonché quote societarie e diponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 42,7 milioni di euro. Eseguiti, inoltre, provvedimenti di sequestro ai sensi della normativa antimafia per un valore complessivo di 9,3 milioni di euro, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a 14,6 milioni di euro. Proprio nei giorni scorsi, il
dipendente Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Trapani, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Trapani, ha eseguito un
provvedimento di confisca – emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani – di svariati beni immobili, autovetture,
un’imbarcazione, conti correnti e società per un valore stimato pari a circa 20 milioni di euro riconducibili ad un imprenditore ritenuto
“vicino alle famiglie mafiose” del trapanese. In materia di riciclaggio, autoriciclaggio e usura, nell’ultimo anno e mezzo sono stati denunciati
all’Autorità Giudiziaria 8 soggetti. 112, inoltre, sono state le segnalazioni di operazioni sospette approfondite, nel periodo in esame, dai Reparti dipendenti di questo Comando Provinciale.

Nel campo della lotta alla contraffazione ed alla pirateria audiovisiva, sono stati eseguiti 114 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 29 persone. Sequestrati oltre 15.000 prodotti illegali, perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazione di origine o provenienza. Sempre nel campo della contraffazione, si segnala l’operazione svolta nel mese di ottobre 2017 dai finanzieri della Tenenza di Alcamo che, a seguito di delega della polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Trapani, hanno scoperto nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata all’interno di un appartamento ad Alcamo una “stamperia” abusiva, denunciando due persone e sequestrando 19 banconote false da 10 euro, recanti lo stesso numero seriale, nonché una stampante multifunzione professionale utilizzata per la realizzazione delle banconote false, comprensiva di cartucce ad inchiostro speciale e 482 fogli speciali utilizzati per la stampa. Il materiale sequestrato avrebbe permesso la realizzazione di banconote contraffatte per un valore complessivo di circa 30 mila euro. Nelle indagini svolte nei settori dei reati fallimentari e finanziari, sono state denunciate alle competenti Autorità Giudiziarie 70 soggetti.

Particolarmente rilevante l’attività di contrasto all’immigrazione clandestina svolta dalla Guardia di Finanza di Trapani, congiuntamente ai reparti aeronavali del Corpo il cui impegno operativo ha assunto ulteriore rilievo dall’attribuzione al Corpo, dal 1° gennaio 2017, del ruolo di unica Forza di Polizia sul mare. Le unità navali sono 5 quindi tenute a garantire, oltre ai compiti istituzionali connessi alla prioritaria azione di polizia economico-finanziaria e di contrasto ai traffici illeciti, l’attuazione delle direttive delle Autorità di Pubblica Sicurezza per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare, nonché il supporto, mediante i propri mezzi navali, alla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri e al Corpo della Polizia Penitenziaria nello svolgimento delle attività collegate all’assolvimento dei rispettivi compiti istituzionali. Sono stati
tratti, complessivamente, in arresto 32 immigrati clandestini risultati essere “scafisti” dediti al traffico di migranti ed al contrabbando di sigarette. Molte indagini di alto spessore sono state avviate e in parte concluse dai dipendenti Reparti, in particolare dalla Compagnia di Marsala e dalla Tenenza di Mazara del Vallo, per il contrasto del particolare fenomeno dell’immigrazione clandestina dalla Tunisia. Le indagini già concluse hanno permesso di disarticolare diverse organizzazioni criminali a carattere transnazionale, dedite non solo al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ma anche al contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Tra le suddette operazioni si rammentano, oltre a quelle note con i nomi di “Scorpion Fish” e “Scorpion Fish 2” condotte dalla Compagnia di Marsala congiuntamente al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo, anche l’operazione “Sunrise” condotta autonomamente dalla dipendente Tenenza di Mazara del Vallo, nel cui ambito sono stati tratti in arresto 5 soggetti e deferiti all’A.G. ulteriori 5 soggetti risultati gravemente indiziati dei delitti di omicidio volontario, concorso in favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi lavorati esteri. Per quanto concerne il contrasto agli illeciti in materia di sostanze stupefacenti, sono stati sequestrati oltre 4 Kg. di hashish, marijuana e cocaina, nonché 370 piante di canapa indiana e denunciate 12 persone, di cui 3 tratte in arresto.

La Guardia di Finanza concorre al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, principalmente con l’impiego dei militari specializzati “Anti Terrorismo Pronto Impiego” (AT.P.I.) i quali, oltre a garantire i servizi di ordine pubblico, sono parte integrante del dispositivo operativo del Corpo dedicato al controllo economico del territorio, per il contrasto alla criminalità economico-finanziaria e ai traffici illeciti. Quest’estate
saranno anche potenziate le attività della Guardia di Finanza connesse all’esercizio delle funzioni di controllo doganale in materia di commercio della fauna e della flora tutelate della Convenzione di Washington (c.d. C.I.T.E.S.) per contrastare i traffici illeciti di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione. Il controllo economico del territorio, infine, contribuirà al presidio di strade, aree urbane, porti ed aeroporti per la ricerca di fenomeni di sommerso d’azienda e di lavoro nonché per la prevenzione ed il contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti.

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