Marco Rizzo presenta “Salvezza” il 9 e il 10 dicembre all’Istituto Alberghiero di Erice

Sarà l’attualità, nelle sue forme più complesse e dibattute, a suggerire riflessioni ed emozioni del nuovo Incontro con l’Autore organizzato dall’Istituto Alberghiero “Florio” di Erice, in collaborazione con la Libreria Galli, per il 9 e 10 novembre prossimi. Protagonista del nuovo appuntamento sarà Marco Rizzo, autore, assieme a Lelio Bonaccorso, di “Salvezza”, il fumetto reportage ideato dopo aver trascorso circa due settimane a bordo della nave Aquarius e pubblicato da Feltrinelli Comics.

Rizzo alle ore 18 del 9 novembre incontrerà i lettori alla Libreria di via Manzoni, e il 10 novembre alle ore 11 gli studenti nella sede storica di via Barresi.

Il 10 novembre 2017 la nave Aquarius è pronta per una nuova missione nel Mediterraneo. Soccorre chi, per disperazione, affronta il mare su gommoni fatiscenti. A bordo per la prima volta ci sono anche i due fumettisti. Questo è il loro racconto di chi fugge e di chi salva: il graphic novel che ha messo nero su bianco il reportage della nave di soccorso, finita spesso sulle pagine di cronaca. L’Aquarius, dunque, è la nave bianca e arancione con cui gli operatori di SOS Méditerranée e Medici senza frontiere soccorrono i migranti al largo della Libia: l’arancione è il colore dei giubbotti di salvataggio, è il colore di una speranza. Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso sono stati a bordo per tre settimane, raggiungendo il cuore del Mediterraneo. In quel tratto di mare dove barconi e gommoni stracolmi di uomini, donne e bambini disperati possono incontrare la salvezza. O la morte.

Questa storia nasce dalle testimonianze raccolte da Marco e Lelio e contiene i volti e le emozioni, ma soprattutto i viaggi di chi ha percorso il deserto in cerca di una vita migliore, le denunce di chi fuggiva dalla guerra ed è rimasto prigioniero in Libia, i racconti di chi ce l’ha fatta e i sorrisi di chi ha salvato loro la vita.

“Salvezza” è un’opera di graphic journalism nata sul campo. Un duro, realistico e poetico promemoria, ma soprattutto, di fronte alla peggiore strage del nostro tempo, è un invito a restare umani.

“Per noi coinvolgere i ragazzi su un argomento tanto attuale quanto complesso, doloroso e forse strumentalizzato – dice la preside, Pina Mandina – sarà un momento di particolare importanza. I giornali e i media in genere ci raccontano l’accoglienza, come modello di integrazione o di business malato. Pochi, però, sono i racconti su quel momento di contatto tra chi viaggia nella disperazione e chi accoglie con coraggio. Il fumetto è una forma di comunicazione immediata che riesce a trasmettere emozioni e certamente quest’incontro ci lascerà spunti di riflessione anche futuri di un certo spessore”.

Jana Cardinale

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