Il consigliere Spagnolo chiede l’istituzione del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento delle carcasse animali

“Nella qualità di consigliere comunale in carica presso il Comune di Erice, nella giornata di ieri, ho depositato  un atto di indirizzo con il quale chiedo convintamente l’istituzione del servizio di ritiro, trasporto e smaltimento delle carcasse animali secondo le normative vigenti in materia.

Il tutto nasce dalla costatazione che le carcasse degli animali morti molto spesso, per non dire sempre, non trovano una sana e dignitosa sepoltura nei territori cittadini; infatti, ritengo che questo aspetto abbia una notevole incisione sula tutela della salute pubblica sotto molteplici aspetti.

A chi non è mai capitato di imbattersi nelle esalazioni di un gatto o cane morto accidentalmente per starada?

A quale centauro o automobilista non è mai capitato di scansare una carcassa di animale sul proprio tragitto?

A chi non è mai capitato di non sapere dove seppellire il proprio animale da affezione? L’atto di indirizzo infatti mira inoltre alla realizzazione di un giardino comunale per la sepoltura degli animali da affezione e non.

Sono tutti esempi pratici ed esplicativi di un tema che, molto spesso, e Amministrazioni comunali sottovalutano.

Tale atto di indirizzo da me presentato viene supportato dal fatto che oggi la giurisprudenza non lascia spazio a deroghe; infatti i giudici della Suprema Corte, confermano l’indirizzo giurisprudenziale della sentenza 8520/2002, secondo la quale “in temi di gestione rifiuti, si configura l’ipotesi di reato di cui agli art. 30 e 51 del D.Lgs 22/1997, lo svolgimento dell’attività di raccolta, trasporto e stoccaggio degli scarti di animali non trattati”.

Il Comune ha l’obbligo di assicurare la salubrità e l’igiene dell’abitato, provvedendo tra l’altro al recupero, a trasporto ed al successivo smaltimento delle carcasse animali di categoria 1, ai sensi del Reg. CE 1069/2009, rinvenuti morti su aree pubbliche in quanto, dette attività, sono volte a prevenire rischi per la salute pubblica, limitando qualsiasi problematica di natura igienico sanitaria.

In molti Comuni oggi si valorizzano le aree incolte con la piantumazione di alberi tramite urne cinerarie eco-compatibili e biodegradabili le quali, oltre le ceneri dell’animale estinto, contengono un seme che, come natura vuole, diventerà pianta o albero così da ridare una seconda vita al proprio animale da affezione; pertanto, la realizzazione di un cimitero per gli animali, si potrebbe concretamente tradurre nell’implementazione di nuove aree verdi in tutto il territorio urbano.

Specifico in ultimo che tutto ciò avrebbe un costo irrisorio per la collettività sotto l’aspetto economico ma un grande giovamento come evidenziato nei motivi sopra esposti”.       Giuseppe Spagnolo (CIVES)

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