Paceco, comunicazioni della Giunta al Consiglio comunale, dal rifacimento della piazza Vittorio Emanuele alla realizzazione di un ricovero per randagi

Il prossimo rifacimento della piazza Vittorio Emanuele e l’individuazione di un’area da destinare al temporaneo ricovero di cani randagi, sono stati comunicati dal sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, al Consiglio comunale riunito in sessione ordinaria; inoltre, l’Amministrazione ha fornito chiarimenti in merito all’accorpamento dei cantieri di lavoro ed alle sanzioni applicate sulla Tarsu.

Rifacimento della piazza principale di Paceco

In apertura dei lavori d’aula, il presidente del Consiglio comunale, Gaetano Rosselli, ha letto una nota del Sindaco, riguardante la destinazione di un contributo di centomila euro, assegnato al Comune di Paceco dal Capo del Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno (in virtù del cosiddetto decreto Salvini, a favore dei comuni con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti).

“La destinazione che ho individuato per il contributo di centomila euro – annuncia il primo cittadino – è la messa in sicurezza della piazza Vittorio Emanuele, con sostituzione degli alberi esistenti e parziale rifacimento del basolato”. I lavori inizieranno entro il prossimo 15 maggio (termine fissato nel decreto).

La seduta è stata incentrata soprattutto sulle risposte dell’Amministrazione comunale ad alcune interrogazioni e interpellanze dei consiglieri di opposizione.

Randagismo

Rispondendo ad una interrogazione della consigliera Marilena Cognata, il sindaco Giuseppe Scarcella ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del canile consortile, prodotto dall’Unione dei comuni elimo ericini. “C’è grande attenzione da parte di tutti i sindaci che compongono l’associazione dei comuni, rispetto all’iniziativa del canile consortile, perché la riteniamo estremamente necessaria. E si sono fatti grossi passi avanti: il Comune di Valderice ha messo a disposizione il terreno; è stato dato un incarico di progettazione e nei giorni scorsi il progetto è stato consegnato; quasi tutti i comuni hanno dato l’apporto necessario alla indizione dell’appalto, e il Comune di Paceco è a posto con i pagamenti (dando atto alla precedente amministrazione di avere approntato le somme); tra non molto, l’opera andrà in appalto e quindi seguirà la realizzazione. Questo è un fatto importante – continua – perché può alleviare i disagi legati alla presenza massiccia di randagi sul nostro territorio”.

“Nelle more, abbiamo individuato un’area in cui allocare un rifugio provvisorio, con la realizzazione di box e di altre strutture che consentano a queste bestiole di poter vivere in libertà, in attesa di essere adottate o destinate a strutture civili”.

Il ricovero temporaneo dei randagi è previsto nell’area ex Olearia Pacheco, già oggetto di sequestro giudiziario. “Il relativo progetto – aggiunge il sindaco – sarà approntato dal caposettore di concerto con l’Asp, per rispettare precise prescrizioni di legge”.

“Ritengo – ha concluso il sindaco – che la realizzazione del rifugio provvisorio e del canile consortile, consentiranno di sconfiggere finalmente il problema del randagismo che si protrae da alcuni anni”.

Cantieri di lavoro

“Si sono diffuse voci prive di fondamento” ha sottolineato il sindaco di Paceco, di fronte ad alcune perplessità sollevate dal consigliere Bongiorno, sull’accorpamento di sei cantieri di lavoro in due progetti. “Posso garantire che, i lavoratori impiegati nei due progetti, saranno quelli relativi a sei cantieri” ha proseguito Giuseppe Scarcella, precisando che “l’accorpamento è stato concordato con l’Assessorato regionale, al fine di realizzare due opere e portarle a compimento, perché sei distinti cantieri non avrebbero consentito di realizzare opere adeguate; invece, potremo iniziare e terminare i lavori di due opere, come la villa comunale e l’area di via Natoli”.

Tarsu

Un’altra interpellanza riguardava una “errata applicazione della sanzione sugli accertamenti della tassa sullo smaltimento rifiuti urbani notificati ai nostri concittadini riferiti agli anni 2013-2014-2015-2016”, asserita dal consigliere Catalano, con particolare riferimento alle percentuali applicate nelle sanzioni per infedeli dichiarazioni.

La questione è stata chiarita dall’assessore al Bilancio, Gianni Basiricò: “A partire dallo scorso settembre, sono stati emessi circa 450 avvisi di accertamenti, e il 99 per cento di questi avvisi riguarda omesse dichiarazioni. Ci sono soltanto due casi di infedele dichiarazione, ma non c’è stato un errore: da parte della responsabile del settore, c’è stata una interpretazione della normativa in materia, che distingue le due violazioni, per l’infedele dichiarazione e per l’omessa dichiarazione, prevedendo rispettivamente dal 50 al 100 cento e dal 100 al 200 per cento; nell’ambito di questa elasticità, la responsabile aveva stabilito la sanzione. In entrambi i casi, comunque, – precisa l’assessore – la sanzione è stata infine ridotta dal 100 al 50 per cento, per una questione di equità fiscale”. Basiricò ha infine stigmatizzato “il piccolo allarme che è stato suscitato”, ribadendo “la piena disponibilità dell’ufficio ad accogliere qualsiasi istanza, laddove legittima”.

Rinviata la trattazione di altre interpellanze alla seduta del prossimo 20 febbraio, il Consiglio comunale ha proceduto alla nomina del garante della persona disabile del Comune di Paceco, scegliendo fra le candidate Annarita Romano, Emanuela Catalano e Leonarda Piazza (le sole a proporsi entro i termini di un apposito bando pubblico dello scorso anno). Dopo una votazione a scrutinio segreto, l’incarico, triennale e a titolo gratuito, è stato affidato ad Emanuela Catalano, che ha ricevuto 12 preferenze su 14 consiglieri presenti (gli altri due voti sono andati a Piazza).

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