Giovani e dipendenze: a Valderice il seminario del progetto “Non Cadere Nella Trappola”

Si è svolto questa mattina al Molino Excelsior di Valderice il terzo seminario del progetto “Non cadere nella trappola”, volto ad approfondire le tematiche della prevenzione dalle dipendenze e di un uso consapevole del web fra i giovani.

Un’importante occasione di informazione, sensibilizzazione e confronto fra istituzioni, giovani, insegnanti esperti ed operatori sul delicato e importante tema delle dipendenze e su un uso più consapevole, costruttivo e creativo dei nuovi media.Il Sindaco di Valderice Francesco Stabile

Ad introdurre il seminario la Project Manager Ivana Simonetta, che ha fatto un breve excursus delle attività svolte negli ultimi mesi. A seguire, l’intervento del sindaco di Valderice Francesco Stabile, che ha sottolineato quanto sia importante approfondire questi temi e realizzare progetti del genere, in grado di attivare una fitta rete che comprende varie figure istituzionali e professionisti del settore, volti a fornire un concreto e competente supporto ai bisogni dei giovani del territorio. Laura Bondi, Assistente Sociale, Responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Valderice, ha parlato del lavoro realizzato negli ultimi mesi a Valderice dagli operatori dell’Associazione MediAzione (fra i partners di progetto).

Il progetto nasce da un percorso – ha detto il Presidente del Consorzio Solidalia Maria De Vita – in cui i vari attori istituzionali: le pubbliche amministrazioni, la Prefettura, l’Asp e il privato sociale hanno deciso di lavorare insieme per i giovani, mettendo in rete – una rete costruttiva e non costrittiva – una serie di competenze per sostenere ed incoraggiare le nuove generazioni ad intraprendere percorsi di vita sani”.

La rete è un’importante metafora – ha aggiunto lo psicologo di progetto Nicola Pollina – che dimostra quanto uno strumento possa rendere il suo utilizzatore in qualche modo vittima, dipendente o, al contrario, un sapiente e creativo “costruttore” di idee, di progetti, di futuro…”.

Valentina Miceli Presidente dell'Associazione MediazioneDiversi gli interventi degli esperti del settore, fra cui Guido Faillace (Dirigente Medico, U.O.C. Dipendenze Patologiche Ser.T. ASP TP); Michele Schifano (Dirigente Psicologo, UOC Servizio di Psicologia – UOS Psicologia Clinica e di Comunità), Vincenzo Trapani (Dirigente Medico, Responsabile Ser.T Alcamo), Rosaria Agosta (Funzionario Assistente Sociale della Prefettura di Trapani), Tutti, rivolgendosi ai numerosi giovani e insegnanti presenti hanno approfondito le conseguenze fisiche, psichiche e legali dell’uso e dell’abuso delle sostanze stupefacenti. Inoltre è emersa la necessità di trattare in modo più vasto la tematica della “dipendenza”, estendendo il concetto anche alle dipendenze “comportamentali” (dipendenze dal gioco da azzardo, dal web, dai social media ecc.)

Durante la mattinata, inoltre sono stati mostrati i vari prodotti multimediali sul tema realizzati grazie all’interessante metodo della Media Education, grazie al costante e proficuo lavoro dell’Associazione MediAzione, illustrato dalla presidente Valentina Miceli.

Gino Gandolfo, Coordinatore Regionale della Campagna “Mettiamoci in gioco”, ha approfondito la tematica del gioco d’azzardo, la sua estrema pericolosità e la necessità di adottare serie misure per contrastare il fenomeno. A chiudere i lavori l’intervento dell’assessore ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione Maria Iovino.Platea

Non Cadere nella Trappola”, è un progetto promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche Antidroga, avviato in questi mesi in 8 comuni territorio della provincia di Trapani (Marsala, Paceco, Erice, Buseto Palizzolo, Custonaci, Valderice e San Vito Lo Capo, Campobello di Mazara). Il capofila è il Consorzio Solidalia onlus, e gli associati sono: la Prefettura di Trapani, il Comune di Marsala, l’Unione dei Comuni Elimo Ericini, il Comune di Campobello di Mazara, l’ASP Trapani, l’Associazione MediAzione, l’Associazione Amunì Step by Step.

Diverse sono le attività realizzate nell’ambito del progetto, fra cui incontri nelle scuole, laboratori creativi ed incontri di sensibilizzazione con l’ausilio di tecnici ed esperti per dare maggiori strumenti informativi ai giovani (dai 13 ai 16 anni) e alle loro famiglie sul tema delle dipendenze dalle sostanze stupefacenti ma anche su un uso controllato e consapevole dei nuovi strumenti di comunicazione, fra cui social media e internet.

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