Ripresa delle attività artigiane, incontriamo un barbiere di Trapani

Dopo più di due mesi di chiusura totale delle principali attività economiche, in particolare di quelle artigiane maggiormente segnate dagli effetti sociali dell’emergenza da coronavirus, lunedì 18 Maggio 2020 è stato finalmente permesso a barbieri e parrucchieri, tra gli altri, di alzare la saracinesca per tornare a lavorare.

Abbiamo deciso di incontrare Giuseppe Tartamella, titolare di una delle barberie storiche di Trapani, una di quelle più conosciute nel centro storico della città, Barberia Tartamella dal 1969.

1)   Lunedì primo giorno di lavoro dopo la chiusura forzata imposta per contrastare questa terribile pandemia. Come è andata?1cfc1657-783f-434d-88e5-05c5807fb60b

<< Dopo 69 giorni esatti con la saracinesca abbassata, ritornare a lavorare e rivedere i miei clienti è stata un’emozione indescrivibile. Il ritorno ad una vita simile a quella normale non si può spiegare con le semplici parole; solo quando perdi la quotidianità ti puoi rendere conto di quanto questa sia importante per te. Soprattutto per uno come me che è innamorato di questo lavoro. >>

2)   Avete avuto difficoltà nell’organizzare la riapertura? Per reperire il materiale protettivo ed igienizzante? Avete ricevuto tutti i protocolli necessari a tempo debito?

<< Posso affermare che i protocolli e le linee guida sono arrivati in tempo utile; anche se comunque già da alcuni giorni gli addetti del mestiere avevano un’idea di massima sulla norme da rispettare per la probabile riapertura, anticipata rispetto a quanto inizialmente sembrava. E proprio grazie ai miei rappresentanti siamo riusciti a reperire senza ritardi tutto il materiale necessario ed obbligatorio per permetterci di aprire in tutta serenità e nel rispetto delle regole. >>

3)   Il DL Cura Italia del 17/03/2020 (art.43.1 fondi INAIL) ha previsto 50 milioni di euro come risorse disponibili per le imprese, al fine di rimborsare l’acquisto dei dispositivi di protezione. Siete riusciti a beneficiarne? Avete avuto problemi con il click day?

<< Grossi problemi legati al cosiddetto click day, per quanto mi riguarda, non ne abbiamo avuti. Certamente le somme stanziate non sono consistenti, soprattutto nella misura in cui è un’erogazione una tantum che può scarsamente coprire le spese che affronteremo durante i mesi prossimi. Ma va bene così, perché per noi e per le nostre famiglie era importante che ci permettessero di tornare a lavorare. Piano piano, con il nostro lavoro pagheremo i debiti che abbiamo dovuto fare in questo periodo per fronteggiare le spese correnti.>>

4)   E’ necessario rimettere in piedi il sistema economico già fragile del nostro paese. Secondo lei, gli interventi posti in essere dal Governo Regionale e Nazionale sono sufficienti? E’ mancato qualcosa?

<< Non è facile dare una risposta a questa domanda; è innegabile però che una partita iva piuttosto che un piccolo artigiano, così come i nostri dipendenti, non possono permettersi di aspettare troppo tempo per ricevere aiuti dallo Stato; dobbiamo portare avanti le nostre famiglie. Il contributo di Marzo è stato pagato il 15 di Aprile, quello di Aprile lo aspettiamo e siamo già a Maggio. Quello che voglio dire è che, da un punto di vista sanitario, l’emergenza è stata ben gestita, ma dal punto di vista economico è mancata la tutela nei confronti delle famiglie, soprattutto di quelle più numerose. Io sono orgogliosamente padre di quattro bravissimi figli e non abbiamo ricevuto niente, siamo andati avanti con le nostre sole forze. La mancanza di attenzione ha penalizzato tantissime famiglie italiane >>.

5)   Quanto tempo pensa che occorrerà prima di tornare del tutto alla normalità?

Io penso che non torneremo alla normalità tanto facilmente. Soprattutto ritengo che sia necessario mettere denaro contante in circolazione. Siamo felici di essere tornati a lavorare, ma abbiamo la consapevolezza di quanto sia difficile riprendere senza la paura di ritrovarsi forzatamente rinchiusi in casa per la seconda volta. Un altro blocco totale, un altro lockdown sarebbe la rovina definitiva del nostro paese >>.

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