BANCA DON RIZZO: ASSEMBLEA DEI SOCI PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2019 3,4 MLN L’UTILE NETTO; IMPIEGHI (+7%) E RACCOLTA IN CRESCITA (+3,7%)

FORTE IMPEGNO PER SOSTENERE IL TERRITORIO NELL’EMERGENZA COVID: 1.700 MORATORIE E SOSPENSIONI PER CIRCA 95 MLN DI EURO E 1.000 NUOVI FINANZIAMENTI DI LIQUIDITA’ PER 30 MLN DI EURO

Si svolgerà lunedì 29 giugno l’Assemblea degli oltre 4 mila soci della Bcc Don Rizzo, con le modalità previste dalla normativa anti-Covid senza la presenza fisica dei soci, rappresentati da un “rappresentante designato” – come previsto dal testo unico della finanza – cui i soci hanno conferito la delega a rappresentarli con le relative istruzioni di voto.

I soci hanno potuto consultare la documentazione relativa agli argomenti assembleari, bilancio e politiche di remunerazione, resa disponibile presso le sedi della Banca e scaricabile dall’area riservata del sito internet dell’istituto bancario.

Il presidente Sergio Amenta nel rappresentare con rammarico che l’esigenza prioritaria di tutelare la salute evitando gli assembramenti non consente il tradizionale incontro con i soci, commenta che “la Banca Don Rizzo porta in assemblea un bilancio con tutti i fondamentali in ordine, che evidenzia con gli impieghi e la raccolta in crescita, rispettivamente del 7% e del 3,7%, i crediti deteriorati ulteriormente contenuti al 2,92% (erano il 3,53% nel 2018), l’utile netto 3,4 milioni di euro (1,7 milioni nel 2018) la conferma del percorso di risanamento portato avanti che trova riscontro nel patrimonio netto che si attesta a 51,6 milioni, mentre i fondi propri di vigilanza si attestano a 52,3 milioni di euro (46,2 milioni di euro a fine 2018) assicurando ampi margini rispetto ai requisiti richiesti dalle Autorità di vigilanza e dalla capogruppo e consentendo alla Banca di sostenere nei momenti difficili del “lock –down” famiglie ed imprese del territorio”.

“La Banca – conclude Amenta – chiude il 2019 il primo esercizio nel Gruppo bancario Iccrea in una situazione di equilibrio che ha consentito di cessare dallo scorso marzo l’accordo sindacale del 2016, con positivi effetti economici per i dipendenti. Le scelte e l’impegno profusi in questi anni hanno premiato la nostra banca che ad oggi si presenta solida e ancora più radicata sul territorio. Il bilancio sottoposto ai soci fotografa un istituto sano, con tutti i principali indicatori in equilibrio, in grado di affrontare le sfide di un presente e di un futuro, a breve, sicuramente non facile.“

“I risultati conseguiti – dichiara il direttore dell’istituto bancario, Antonio Pennisi – e la ritrovata solidità e capacità della Banca, confermata dal risultato del primo trimestre 2020 chiuso con un utile di circa 800 mila euro nonostante la peggiore crisi congiunturale degli ultimi 70 anni, hanno consentito all’istituto di credito, in questa prima fase “dell’emergenza Covid” di sostenere attivamente famiglie ed imprese del territorio con misure proprie ed esclusive che si sono aggiunte a quelle previste dai provvedimenti governativi tempo per tempo emanati. A fine maggio sono state concesse circa 1700 moratorie e sospensioni, per circa 95 milioni di euro, di mutui in corso e concessi oltre 1000 nuovi finanziamenti per oltre 30 milioni di euro. La crisi economica conseguente al Covid – conclude Pennisi – avrà impatti, non ancora manifestatisi appieno su tutti i settori economici, nel nostro territorio ed in particolare sul turismo, la ripresa sarà lenta e molto dipenderà dall’efficacia delle misure d’intervento che saranno rese operative a livello nazionale ed europeo. Il sostegno della Banca, unitamente alla volontà di reagire del territorio, potranno consentire una ripresa sostenibile, contenendo i costi sociali della crisi”.

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