Trapani: Consigliere Lipari in piazza con i mercatali per la riapertura del mercatino rionale del giovedì

Da tre settimane cittadini e mercatali trapanesi invocano la riapertura in sicurezza del mercatino rionale del giovedì di piazza Ilio e nonostante il primato di città Covid-Free e la disponibilità di un esperto epidemiologo, non si capisce perché l’amministrazione si ostini a non riaprirlo.”

A dirlo è Giuseppe Lipari Consigliere comunale della Città di Trapani, che commenta così la mancata riapertura del mercatino rionale del Giovedì, a seguito del mancato raggiungimento dell’accordo tra Sindaco e gestori delle bancarelle.

“Nonostante le direttive dell’epidemiologo, peraltro in linea con i protocolli nazionali e regionali, consentirebbero una riapertura in sicurezza grazie alla possibilità di disporre le bancarelle ad 1,5mt l’una dall’altra con corridoi larghi almeno 4mt ed un’uscita ed un’entrata separate per garantire gli ingressi contingentati, il Sindaco avrebbe imposto ai mercatali di riunirsi in un’associazione temporanea di imprese con atto dal notaio ed assumersi ogni responsabilità civile e penale relativa ai controlli sul rispetto della normativa anti contagio. In casa propria è legittimo che sia il proprietario a vigilare sul rispetto delle leggi vigenti. Ma con quale logica può chiedersi di verificare ed impedire eventuali assembramenti a chi con la propria bancarella occupa una porzione di suolo pubblico? Che non si dica che il problema è l’esiguità del personale di polizia municipale, che poteva essere rimpinguato ma che fino ad oggi vede numerosi agenti andare in pensione senza essere sostituiti. Insomma chi è causa del suo male pianga se stesso e non scarichi la responsabilità sulle spalle di 250 padri di famiglia, che giustamente rivendicando le stesse condizioni di apertura già stabilite in tutti gli altri comuni della provincia. Nulla di più.

Dunque non si capisce il motivo del ricatto imposto agli esercenti delle bancarelle, che si sarebbero sentiti dire “o così o niente”. Che ormai la situazione sia sfuggita di mano a questa amministrazione comunale è evidente a tutti, ma che debbano farne le spese 250 famiglie di lavoratori e tutti i cittadini con necessità di fare compere a basso costo, non è giusto. Che fine ha fatto lo spirito liberale con cui si era impugnato il DPCM 26 aprile chiedendo a gran voce la riapertura delle attività commerciali? Perché oggi, dopo aver assunto un epidemiologo a 2.400€/mese, il Sindaco appare sulle reti televisive nazionali mostrandosi diffidente verso i turisti del nord ed orgoglioso di aver chiuso un’intera Città, dando il colpo di grazia alla nostra economia locale.

In aggiunta all’interrogazione consiliare presentata insieme alla collega Garuccio, scenderò in piazza accanto a mercatali e cittadini che rivendicano un loro diritto, quello al lavoro da un lato, quello al risparmio dall’altro. E fintanto che l’amministrazione comunali negherà tali diritti, l’unica cosa di cui dovranno preoccuparsi i suoi componenti sarà capire se la brezza che percepiscono sia vento o il nostro fiato sul collo.

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