Le dichiarazioni del vice sindaco Gianni Mauro sulla nomina del Sovrintendente della Fondazione “EriceArte”
Con riferimento alle polemiche scaturite dalla nomina del professor Giordano Bruno Guerri a Sovrintendente della Fondazione “EriceArte”, ritengo doveroso fare alcune importanti precisazioni e qualche approfondimento. È bene innanzitutto chiarire che il principio fondamentale che ha ispirato ed ispira l’Ente comunale è la trasparenza. Principio che ben si concilia e che segue il rispetto delle regole.
È
stata dunque avviata la procedura della manifestazione d’interesse con
un avviso pubblico che conteneva i requisiti per potervi partecipare.
Requisiti stringenti, legati alla professionalità ed all’esperienza dei
candidati. La selezione successiva, effettuata democraticamente dal
Consiglio d’amministrazione della Fondazione, è stata conseguente ed in
linea con il principio fondamentale e con le regole stabilite. Preso
atto dei curricula, infatti, i membri del Cda hanno preso la decisione
sulla base di parametri tecnico-culturali. Tale percorso è stato
definito da chi è legittimato a farlo, cioè il vertice dell’Ente e non
l’Amministrazione Comunale, sebbene l’Ente sia proprietà del Comune di
Erice. Ma in diritto la forma spesso è sostanza.
Di
fronte ad una procedura indiscutibilmente lineare, disinteressata e
pubblica, risultano dunque come note stonate le dichiarazioni diramate
alla stampa da alcuni che offuscano, verosimilmente a fini politici, ciò
che è una manifestazione di assoluta ed innegabile democrazia.
Dichiarazioni che a tratti sanno di censura e che confliggono in maniera
evidente con tale sacrosanto principio che pure pare ispirare alcuni
Partiti politici.
Qui, infatti,
non stiamo parlando di una nomina diretta, cioè di una scelta di
carattere politico. Anzi, qui la politica non c’entra proprio nulla,
dunque appare assolutamente fuori luogo, miope ed anche strumentale
l’accusa secondo la quale la scelta del professor Guerri porterebbe ad
una temuta deriva a destra. Il professor Bruno Guerri, figura di
altissima caratura culturale, avrà infatti come interlocutore
istituzionale il Consiglio d’amministrazione della Fondazione,
presieduto dalla Sindaca Daniela Toscano, del quale peraltro il Primo
cittadino non farà più parte, a partire dal prossimo Cda, in base al
nuovo statuto approvato dalla giunta e in attesa di approvazione del
Consiglio comunale.
Nella sua
responsabilità di Sovrintendente e nella sua autonomia di giudizio, il
professor Guerri dovrà seguire e concretizzare le linee guida del
progetto culturale della Fondazione che sono parte integrante del
progetto di governo dell’Amministrazione Toscano.
Dunque
suggerisco di lasciar lavorare il professor Bruno Guerri e la
Fondazione. Le democratiche critiche, se necessarie, hanno l’obbligo
morale ed etico di attendere il giusto tempo.
Gianni Mauro
Assessore alle Società partecipate