Tratto contro armi nucleri. La Diocesi di Trapani si unisce al coro di soddisfazione dei leader religiosi del mondo

Non c’è più posto nel mondo per gli armamenti nucleari. È vietato detenerli, non solo utilizzarli. Così è scritto nel Trattato Onu entrato in vigore ieri. Un trattato che ha avuto tra i primi firmatari, nel 2017, la Santa Sede. L’entrata in vigore del nuovo trattato è stato salutato con gioia e fiducia da molti leader religiosi e tanti vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi della Chiesa Cattolica. In Italia, tra gli altri, il presidente della CEI il cardinale Gualtiero Bassetti. Anche la Diocesi di Trapani ha voluto unire la propria piccola voce al coro della comunità internazionale che afferma che le armi nucleari sono immorali ed illegali auspicando che il  consenso si ampli.

“Incoraggiante è il fatto che la maggioranza degli Stati membri delle Nazioni Unite sostenga attivamente il nuovo trattato attraverso l’adozione, le firme e le ratifiche. Inoltre, i sondaggi dell’opinione pubblica mondiale dimostrano la convinzione globale che le armi nucleari debbano essere abolite – dice Gino Gandolfo, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale sociale e il lavoro – La peggiore di tutte le armi di distruzione di massa è stata da tempo giudicata immorale. Adesso è anche finalmente illegale. La Pace è un processo che costruiamo insieme. Un percorso  lungo e faticoso e soprattutto quotidiano. Oggi è stato fatto un grande passo.”

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