La lingua di terra che divide il Mar Tirreno dal Mar Mediterraneo…Torre di Ligny
Emblema della città di Trapani, è senza ombra di dubbio la Torre di Ligny.
Fu costruita intorno al 1670 dall’architetto Carlos de Grunnenberg per volontà di Claudio Lamoraldo, principe di Ligny e vicerè del Regno di Sicilia, con l’obiettivo di difendere la Città.
A quel tempo, infatti, i Turchi invadevano il Mar Mediterraneo e gli spagnoli, allora dominanti in Sicilia, presero la decisione di restaurare la fortezza e crearne delle nuove. La città a cui fu data più attenzione, risultò essere Trapani, per la ricchezza di materie prime come sale, tonno e vino. La fortezza nasce su uno scoglio, su basamento a gradoni costituito da grandi blocchi di calcarenite e da tufi provenienti dalla vicina isola di Favignana.
La torre si presenta come una robustissima ma elegante di forma tronco- piramidale, nei quattro lati sono presenti delle torrette con annessi dei fari che servivano per la segnalazione marittima.
Intorno al 1862 fu munita anche di cannoni, mentre nel periodo della Seconda Guerra Mondiale fu usata per la difesa antiaerea della Marina Militare Italiana.
Nel 1979 fu approvato un progetto di restauro da parte di Francesco Terranova.
Dal 1983 la torre di Ligny è sede del Museo Trapanese di “Preistoria”, dove si può ammirare una collezione di reparti archeologici legati al territorio trapanese. Il “pezzo forte” è costituito dagli elmi di tipo Montefortino, risalenti alla prima guerra punica, anfore di epoca punica-romana e manufatti del Medioevo.
Recentemente ha esposto anche un prezioso rostro romano in bronzo ritrovato nel mare delle isole Egadi.
Una meraviglia da rispettare: infatti, la Torre di Ligny è un monumento che oltre essere uno scorcio della realtà storico-culturale trapanese riesce a far luce sulla storia del Mediterraneo.
Francesco Catania