Tra la rosa dei venti… Il lazzaretto

La città di Trapani è ricca di monumenti, che sono gioielli non solo per noi trapanesi, ma anche e soprattutto per tutti i visitatori che vengono ad ammirare queste meraviglie.
Oggi, vorrei, fare conoscere a chi ancora non sa la storia del complesso del “Lazzaretto”. È sorto agli inizi del diciannovesimo secolo, come ospedale specifico contro le malattie infettive (come il lazzaretto noto nel romanzo di Alessandro Manzoni “ I Promessi Sposi”). Il monumento è sorto sull’isolotto di Sant’Antonio del mare che si trovava all’estremità orientale del porto di Trapani come chiesa che portava il nome, appunto, dell’omonimo isolotto.
L’edificio fu distrutto intorno al sedicesimo secolo ma poi intorno al 1838 venne edificato per volere del tenente generale Giovanbattista Fardella.
Lo scopo, era quello, di mettere in quarantena tutti i soggetti portatori di malattie contagiose insieme a quello che trasportavano, tramite le navi , ricordiamo che il trasporto avveniva per via mare e il nostro porto era abbastanza importante. Il Lazzaretto fu chiuso definitivamente nel 1885.
Soltanto, quando la città, fu colpita da una tremenda alluvione nel 1976 fu aperto per poter ospitare gli sfollati.
Il Lazzaretto è opera di un architetto palermitano, Antonio Gentile, la sua architettura è a pianta mistilinea all’ingresso ha delle grandi colonne doriche e si presenta come una grande esedra, in questo spazio a raggiera si aprivano i vari locali adibiti a cameroni per i malati.
Oggi, ha ripreso uno splendore e un’importanza in quanto è sede della Lega Navale Italiana, dove è costeggiato da un porticciolo per l’approdo dei vari natanti oltre per praticare vari sport marittimi come canoa, vela e altri.
Il popolo trapanese, si è infuriato verso il sindaco, Vito Damiano, quando aveva posto in vendita il Lazzaretto, poiché, il comune è proprietario dell’immobile .Infatti Il 4 dicembre 1885, l’allora ministro massone Nunzio Nasi firmava formalmente l’atto di transazione e il passaggio del Lazzaretto tra le proprietà del comune di Trapani. Il lazzaretto in seguito fu affidato all’Ufficio del porto di Trapani per servizio di sanità marittima dopo passò al demanio Trapani, ma siccome quest’ultimo non ha chiesto l’usucapione ,il Lazzaretto tornò ad essere di proprietà del comune di Trapani.

Francesco Catania

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