Nave romana di Marausa, politica unita (ma non troppo)

Dopo la sosta estiva, torna a riunirsi il Consiglio Comunale di Trapani. Il tema caldo della giornata? la destinazione della nave romana ritrovata nelle acque di Marausa lido.
A Palazzo Cavarretta sembra prevalere il senso di responsabilità: il prezioso relitto è chiaramente un bene che andrebbe ad arricchire l’offerta culturale della città falcata. L’obiettivo, quindi, è far sì che resti a Trapani e non finisca a Marsala, che già ospita un relitto.
“Il territorio ha un immediato, e futuro, interesse ad investire sulla cultura, ed il relitto ritrovato rappresenta un’imperdibile opportunità di investimento nel settore dei beni storici e culturali, meritevole di rappresentare punto di partenza per la fondazione di un nuovo polo di interesse”, si legge in una nota del PD.
“Esporre l’antica nave – continua il comunicato – permetterebbe di creare un sito ove attualmente non ne esistono, distribuendo più equamente le risorse archeologiche nostrane, e colmando uno spazio storico-culturale costituente patrimonio della Città e delle generazioni future”.
Immancabile la stoccata a “questo mediocre Governo cittadino”, il quale, a detta del segretario Brillante, potrebbe facilmente lasciarsi sfuggire l’occasione. “Anche la sola inerzia, tra l’altro perpetrata ormai dalle sindacature che si sono susseguite dal 1999 ad oggi, rappresenta un danno al settore turistico che appare già fortemente danneggiato da scelte approssimative e mai programmatiche, poste in essere dal Sindaco e dalla sua giunta, ed a cui si intende porre un limite”.

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