CARABINIERI DI TRAPANI: NAZZARO SALUTA, ARRIVA RUSSO

Cambio al vertice presso il comando provinciale dei carabinieri. Il colonnello Fernando Nazzaro, a Trapani da quattro anni, è rientrato nell’amata Capitale, dove lo attende la promozione a generale e la guida dell’Ufficio Sicurezza. Al suo posto è subentrato il pari grado Stefano Russo, ormai ex comandante del Ros del Lazio. Stefano Russo
Il nuovo comandante provinciale, 44enne salentino ma «siciliano di adozione», come ha lui stesso dichiarato nel corso di un incontro con i giornalisti, ha una lunga esperienza in Sicilia. Russo, infatti, dopo le stragi mafiose del ’92, fu inviato a Catania, comandando del NORM della compagnia di Paternò. In seguito, dopo aver guidato le compagnie di Piazza Armerina e Gela, nel 2001 fu destinato al ROS di Palermo, Sezione Anticrimine, dove lavorò per la cattura del numero uno di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.
«Sarà data grande attenzione alla stampa, così come è stato fatto finora – ha dichiarato, trovando l’apprezzamento del segretario provinciale dell’Assostampa Giovanni Ingoglia, presente all’incontro –. Lavoreremo con umiltà, abbiamo validi collaboratori per provare a fare bene». A chi gli ha chiesto dell’impatto con Trapani, Russo ha risposto elogiando il luogo, già conosciuto, definendolo bellissimo. «Saremo vicini ai cittadini, i quali troveranno in noi interlocutori affidabili e discreti; vogliamo essere una sicurezza per loro», ha continuato il neo comandante, il quale ha concluso ringraziando il suo predecessore per l’ottimo lavoro svolto e il maresciallo Filippo Salvi, un prezioso collaboratore morto tragicamente nel corso di un’attività finalizzata alla ricerca del boss Messina Denaro.

fernando nazzaroL’ormai generale Nazzaro, nei giorni scorsi, nel corso di una conferenza ha ringraziato i suoi uomini sia per gli importanti risultati ottenuti che per l’alto senso di umanità dimostrato; parole di ringraziamento anche per la stampa e le altre autorità. Tra i dati sul lavoro svolto dai militari dell’Arma, i più importanti citati sono stati: 16 omicidi, tutti risolti; 19 provvedimenti di sequestro dei beni; 52 chilogrammi di droga di vario tipo sequestrata; 40 mila piante di marijuana sequestrate.
«Chi viene in Sicilia, talvolta, identifica questa Terra con la mafia, invece è piena di brava gente – ha dichiarato, tradendo un po’ di commozione –. Sono contento di andare a Roma perché lì ho i miei cari, ma al tempo stesso mi spiace tantissimo lasciare Trapani, dove sono stato bene sia dal punto di vista professionale che per quanto riguarda i rapporti umani, veri e intensi». Durante l’incontro non sono mancati neppure momenti caratterizzati dall’ironia, come quando si è detto dispiaciuto di dover partire perché non potrà più assistere alle partite del Trapani Calcio.

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