Pattinodromo di Trapani, le spiegazioni del sindaco Damiano non convincono Fazio

Le spiegazioni del sindaco di Trapani, Vito Damiano, secondo il quale non c’è alcun finanziamento per il pattinodromo, quindi nessuna revoca e dunque nessuna conseguenza per il Comune di Trapani, non convincono. Ne è convinto il consigliere comunale ed ex primo cittadino Girolamo Fazio. «Il sindaco gioca con le parole nel tentativo di confondere l’opinione pubblica – ha affermato – ma allo stesso tempo si contraddice nel momento in cui annuncia una possibile azione legale nei confronti della Regione. Ma se non c’è il finanziamento, come dice, perché intentare una azione legale, e perché ricercare eventuali responsabilità in seno alla amministrazione, come pure ha detto di voler fare».
«La verità – ha aggiunto Fazio – è che il Comune di Trapani ha perso l’occasione di ristrutturare e ammodernare il pattinodromo; punto. Il sindaco Damiano mente sapendo di mentire a prescindere dai formalismi addotti la sostanza è che il Comune di Trapani aveva partecipato al Bando con cinque progetti. Solo uno di questi è stato ammesso ed inserito in graduatoria finanziata e resa pubblica. Per avere il conseguente decreto specifico di finanziamento era necessaria la trasmissione del progetto esecutivo entro il termine del dicembre 2014. Invece il progetto esecutivo è stato trasmesso con notevole ritardo e ciò ha comportato l’esclusione dal finanziamento. La sostanza è che il comune poteva contare per recuperare il pattinodromo su un milione e 450mila euro di fondi UE, mentre grazie a Damiano e alla sua conclamata incapacità tutto è sfumato. Per avere conferma di ciò e per stanare Damiano e i sui inganni ho inviato una lettera all’Assessore Regionale al Turismo ed allo Sport, Cleo Li Calzi, chiedendo una serie di chiarimenti. In particolare, tra gli altri chiarimenti, ho chiesto di sapere “quali sono state le contestazioni mosse dall’Assessorato al comune di Trapani e quali eventuali ritardi che hanno compromesso l’iter del progetto”; di conoscere la “nota con la quale sono stati assegnati dei termini al Comune di Trapani per gli adempimenti previsti e non rispettati”; ed infine “la motivazione esatta della esclusione del progetto del pattinodromo dalla graduatoria che ne prevedeva il suo finanziamento”».
La lettera all’assessore Cleo Li Calzi si conclude con la richiesta di “ogni altro elemento utile a chiarimento della vicenda” e con l’invito a trasmettere la risposta “anche alla Procura della Corte dei Conti per il seguito di competenza”.

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