Castelvetrano: un arresto e 45 denunce

Ammonta a 45 denunce in stato di libertà ed un arresto il bilancio dei controlli effettuati nel corso della trascorsa settimana dai Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano.
A finire in manette, Giuseppe Ercole Parrino, 59 enne Castelvetranese, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, che era sottoposto agli arresti domiciliari, lo scorso sabato è stata sorpreso, da una pattuglia,  fuori dalla sua abitazione. Condotto in caserma  è stato dichiarato in arresto per evasione.  L’uomo è stato sottoposto nuovamente agli arresti domiciliari su disposizione del Gip di Marsala.
Già lo scorso 17 agosto, Parrino era stato arrestato per lo stesso motivo.
La Compagnia di Castelvetrano, nel corso dell’ultima settimana ha, altresì, svolto numerosi servizi finalizzati al sempre più dilagante fenomeno di furti di energia elettrica, ampiamente diffuso nella Sicilia, soprattutto nel “Belicino”, dove molteplici sono le richieste da parte dei responsabili della sicurezza dell’ENEL che hanno interesse ad evitare ingenti danni alla propria azienda.
Moltissimi i furti scoperti e le persone denunciate dalle stazioni di Castelvetrano, Marinella di Selinunte e Partanna: solo 45 nel corso delle ultime settimane con un danno riscontrabile di circa euro 300.000,00.
Ai ladri non manca di certo la fantasia, vi sono infatti diversi modi di allacciarsi abusivamente alla rete di distribuzione della corrente elettrica: piazzando potenti magneti, oppure per mezzo dei “ruba-corrente”, ovvero speciali morsetti a “spina”, dove, avvitando le rispettive viti a spillo, s’infilano nel cavo porta corrente, così da consentire il contatto necessario.
Le vecchie palazzine delle abitazioni popolari sono più facili da controllare perché i residenti si allacciano abusivamente ai punti luce sulla pubblica via. La questione si complica quando si agisce direttamente sul contatore. I trucchi costano tra i 200 e 1.000 euro. Piazzando una resistenza nel contatore si altera il dato dell’intensità e il contatore registra la metà del reale consumo. Più costosa la soluzione fai da te del magnete. Una piccola scatoletta nasconde una potente calamita. Basta poggiarla sul contatore che inizia a girare molto più lentamente. Per comprare un magnete a uso domestico si spendono circa duecento euro, una cifra irrisoria che è ben poca cosa rispetto alle migliaia di euro sottratte e frodate all’azienda erogatrice del servizio elettrico riscontrata nei predetti furti.

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